TORINO – Sono Francesco Arena, Petrit Halilaj, Gili Lavy, Shahryar Nashat e Suha Traboulsi i finalisti della seconda edizione del Mario Merz Prize. Il vincitore verrà scelto dalla giuria finale per l’arte composta da Manuel Borja-Villel (Direttore Museo Nacional Centro de Arte Reina Sof¡a, Madrid), Lawrence Weiner (artista), Massimiliano Gioni (Direttore Artistico New Museum, New York – Direttore artistico Fondazione Trussardi, Milano) e Beatrice Merz, figlia di Mario Merz. Anche il pubblico potrà esprimere un voto valido collegandosi al sito web dedicato al premio, mariomerzprize.org, a partire dall’inaugurazione della mostra dei finalisti.
Al vincitore sarà commissionata una produzione per una mostra personale itinerante in sedi museali a Torino e in Svizzera. Il Mario Merz Prize, che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, è nato per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, la figura dell’omonimo artista italo-svizzero con un progetto che mira a individuare e segnalare personalità di rilievo nel campo dell‘arte visiva e che, in parallelo, consenta a giovani compositori di proporsi per un progetto innovativo di musica classica contemporanea.
Il Mario Merz Prize è promosso dalla Fondazione Merz con la collaborazione di un comitato organizzatore e ha il patrocinio dell’Ambasciata di Svizzera in Italia, dell’Ambasciata d’Italia in Svizzera, della Regione Piemonte, della Città di Zurigo e della Città di Torino. A vincere la prima edizione del Premio sono stati l’artista Wael Shawky e il compositore Cyrill Schürc.