MILANO – Il capoluogo lombardo ospita fino al 18 giugno la prima Milano Arch Week, trasformandosi per una settimana nella capitale mondiale dell’architettura. L’evento, diffuso per tutta la città e realizzato dal Comune di Milano con il Politecnico e la Triennale, si svolge sotto la direzione artistica di Stefano Boeri.
Fulcro della kermesse sono le sale e il giardino della Triennale di Milano. Ospiti i grandi protagonisti della scena dell’architettura internazionale. Tra questi i catalani Rcr, vincitori del Premio Pritzker 2017 – il Nobel dell’architettura – il grande Maestro nordamericano Peter Eisenman e Elisabeth Diller, uno degli architetti che ha ridisegnato il volto della New York contemporanea ‘firmando’ la High Line, la passeggiata sopraelevata ricavata su un vecchio percorso ferroviario abbandonato e oggi tra i punti più visitati della nuova New York. Presenti anche Francis Kéré, architetto del Burkina Faso e progettista del prossimo Serpentine Gallery Pavilion di Londra e Petra Blaisse, autrice del nuovo Parco di Porta Nuova di Milano. E poi ancora Winy Maas, Philippe Rahm, Sam Jacob, Martin Videgård e l’urbanista cinese Lee Xianing. Non mancheranno gli architetti italiani come: Alessandro Mendini, Cino Zucchi, Michele De Lucchi, Benedetta Tagliabue, Italo Rota, Fabrizio Barozzi e Carlo Ratti. I giovani gruppi emergenti italiani ed internazionali, come Parasite 2.0, Raumplan, Small, Fosbury Architecture e Waiting Posthuman Studio, avranno un loro spazio dedicato.
Le parole chiave di questa prima edizione sono: sostenibilità e vivibilità. Ha spiegato Boeri: “La città ha davanti a sé un’occasione unica, spazi enormi da riqualificare come gli ex scali ferroviari, le ex aree Falck a Sesto San Giovanni, l’area Expo. Parliamo di milioni di metri quadrati che cambieranno la città. Puntiamo ad una rigenerazione urbana che non punta solo al fascino dei grattacieli ma anche alla riqualificazione delle periferie”.
Ferruccio Resta, rettore del Politecnico, ha sottolineato: “Milano vuole riprendersi il ruolo che aveva tra gli anni ’30 e ’70 con i vari Giò Ponti, Emilio Lancia, Giovanni Muzio, Vico Magistretti, Aldo Rossi, quando è stata un museo a cielo aperto della migliore architettura urbana del ‘900″.
In questa settimana il palinsesto degli eventi sarà ricco e variegato. In particolare, da mercoledì 14 giugno sarà possibile visitare la mostra curata da Emilia Giorgi sull’architetto fiorentino Vittorio Giorgini, allestita nelle sale della Quadreria, all’interno della Triennale. Giovedì 15 la Triennale ospiterà momenti di riflessione dedicati ai grandi Maestri dell’architettura e della cultura italiana. Sempre giovedì 15 giugno alle ore 18.00, presso lo showroom Lualdi in Via Foro Buonaparte 74, si terrà l’open talk tra Stefano Boeri e Andrea Boschetti di Metrogramma su “Milano Futura – da Visione a realtà”. Venerdì si svolgerà nel Salone d’Onore della Triennale un omaggio dedicato ai 107 anni di Gillo Dorfles. Sabato 17, il giardino di viale Alemagna ospiterà una serata destinata alla cultura delle periferie, con filmati, testimonianze di scrittori e uno showcase curato da Marta Donà.