MILANO – ConiglioViola è un duo artistico fondato nel 2000 da Brice Coniglio e Andrea Raviola. Il duo, che si definisce “bottega rinascimentale nell’era digitale”, ha sperimentato nel corso degli anni, qualsiasi settore della creatività contemporanea, dalla videoart al teatro multimediale, dalla musica elettronica alla performance, dalla net.art alla fotografia, il tutto condito sempre da una sagace ironia. Noto per imprese spettacolari, come l’Attacco Pirata alla Biennale di Venezia (2007), ConiglioViola è impegnato in un’indagine trasversale sul territorio della cultura POP-olare.
Ora, a otto anni dalla retrospettiva al PAC dove venne presentata una mostra antologica dal titolo “Sono un pirata / Sono un signore”, visitata da oltre diecimila persone in dieci giorni, ConiglioViola torna dal 9 marzo al 1° aprile, nello Studio Museo Francesco Messina e in altre dieci sedi in città, per presentare un progetto che ha il fine di trasformare lo spazio urbano in un “cinema diffuso”, e per ingaggiare il pubblico in una caccia al tesoro il cui obiettivo non è altro che la ricostruzione del senso di una narrazione.
Il punto di partenza è quindi un’opera letteraria, Le notti di Tino di Baghdad (1907) di Else Lasker-Schüler. Giocando sulla struttura non lineare del testo, ConiglioViola ne ha lacerato la trama per dare vita a ventisei episodi autonomi, ognuno dei quali ha ispirato una diversa tavola incisa sul rame e un diverso episodio cinematografico da fruire in realtà aumentata.
Negli spazi del museo le opere vengono presentate all’interno di piccoli lightbox realizzati in cemento a forma di finestra araba. Basta inquadrare le opere attraverso il proprio smartphone, utilizzando l’app gratuita, per osservare le immagini prendere vita sul proprio display e ammirare i video realizzati combinando animazione digitale, animazione a mano e le performance di danzatori.
Gli spazi della ex-chiesa barocca vengono dunque completamente reimmaginati dai due artisti. Al piano terreno sono esposti, oltre ai lightbox in cemento, il dittico animato di grandi dimensioni “Tino und Apollides” , ispirato a una delle scene più celebri de “Il fiore delle mille e una notte” di Pier Paolo Pasolini e un cortometraggio di animazione, proiettato sui muri del museo.
La cripta ospiterà invece le opere e i manufatti realizzati durante il complesso processo di produzione: le incisioni su rame, le foto realizzate durante le riprese del film, i disegni preparatori, le maschere di grandi dimensioni realizzate dagli artisti e indossate da attori e danzatori durante le riprese, infine il documentario che illustra l’intera preparazione del progetto.
Ma non è tutto. Oltre al museo infatti saranno coinvolte altre dieci sedi in tutta la città di Milano, ognuna delle quali ospita una diversa tappa del racconto. In una sorta di caccia al tesoro lo spettatore errante sarà costretto a spostarsi tra gli spazi del museo Messina e gli altri punti in città – indicati attraverso una mappa sul sito www.tinobagdad.com – per ricostruire gli episodi di una narrazione che varia con il variare di ogni singolo itinerario. Si tratta dunque di un gioco attraverso il quale bisogna ricostruire una storia e poi condividerla, perché l’ultimo invito che gli artisti rivolgono al pubblico è proprio quello di tornare a casa e riscrivere il testo. Il tutto permetterà di assistere a una moltiplicazione delle narrazioni, attualizzando nello spazio urbano le teorie della Letteratura Combinatoria e trasformando lo spettatore in co-autore.
Insomma ancora una volta ConiglioViola stupirà presentando un’opera trasversale, interattiva e partecipativa, un progetto complesso declinato attraverso più linguaggi, sicuramente anche divertente.
Il progetto è prodotto da Kaninchen-Haus in collaborazione con care/of e con la galleria Montoro12 di Roma, con il sostegno della Fondazione Cariplo.
Vademecum
Dal 08 Marzo 2017 al 01 Aprile 2017
Milano, Studio Museo Francesco Messina e altre sedi
Ingresso gratuito
http://www.tinobagdad.com
www.coniglioviola.com