MILANO – Una conferenza quella di venerdì 19 ottobre che segue solo di qualche giorno l’incontro organizzato dal Vaticano a Roma per cercare di ritrovare, dopo quasi 50 anni dal suo furto, la “Natività” di Caravaggio trafugata dalla Mafia nell’oratorio di San Lorenzo a Palermo nella notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969, considerato “il quadro più ricercato al mondo”. Rimasto un mistero irrisolto, il quadro è stato inserito nella lista dei 10 capolavori d’arte più ricercati dalle polizie di tutto il mondo, indagano perfino FBI e Scotland Yard.
A circa 60 anni dalla riscoperta avvenuta proprio a Milano ad opera dello storico dell’arte Roberto Longhi, dopo un interminabile oblio durato più di 300 anni, Caravaggio è diventato l’artista più importante e attuale, alla stregua di Giotto, anche più di Michelangelo.
Ma a causa della sua condotta turbolenta, delle sue opere oltraggiose, non in linea con gli ideali ed il gusto del suo tempo, lo storico dell’arte del ‘600 Bellori prima e la Chiesa poi, lo condannarono ad una lunga damnatio memoriae.
La conseguenza fu che per tre secoli Caravaggio fu eliminato dalla storia dell’arte.
“Spesso nei guai con la legge e varie volte incarcerato per i continui litigi e risse, sempre pronto a scattare a qualsiasi provocazione – afferma Mimmo Centonze – assomiglia più a Tommy DeVito, il personaggio interpretato da Joe Pesci nel film “Quei Bravi ragazzi” di Martin Scorsese”.
La conferenza di Centonze passerà in rassegna le tappe fondamentali della carriera dell’artista, soffermandosi su alcuni capolavori, dal “Bacchino malato” (1593-1594), passando per la Conversione di Saulo (1600-1601), fino al “Davide con la testa di Golia” del 1610, anno della sua morte a Porto Ercole dove arrivò provato, affaticato e malato di febbre alta, quindi inutilmente curato in un sanatorio.
Vademecum
Venerdì 19 ottobre 2018 ore 19:30
ASTRID – Associazione Studi e Ricerca Demetra
Via Alzaia Naviglio Grande, 150 | Milano
(Ingresso libero – Aperitivo)