MANTOVA – Dovrebbe tenersi in primavera, le date non sono ancora state definite, al Palazzo Ducale di Mantova la mostra del performer Hermann Nitsch, ma le associazioni animaliste sono già insorte per boicottarla. In particolare, le associazioni ”L’unione Fa la forza” di Cristina Spagna e “Adozioni del cuore” di Valentina Margonari si sono rivolte alle istituzioni locali e al Mibac per chiedere la cancellazione della mostra dell’esponente di spicco dell’azionismo viennese, ideatore del celeberrimo “Teatro delle orge e dei misteri”, che come suggerisce il nome, si ispirava alle orge dionisiache dell’antichità e alla tradizione teatrale medievale del Teatro dei misteri.
Ciò che viene contestato dalle associazioni è l’uso da parte dell’artista di sangue, viscere animali e carcasse macellate. “Vogliamo che la mostra venga cancellata e che non venga riproposta in altre città” – ha dichiarato Cristina Spagna, appellandosi “non solo a chi ama gli animali, ma anche di chi ama l’arte, quella vera, che usa colori o smalti e non animali o il loro sangue”. Le associazioni chiedono una posizione netta e chiara anche da parte del sindaco affinché “vieti questa infamia” – scrivono in una lettera – invitando inoltre ad unirsi all’evento Facebook Mail bombing contro Nitsch (uno si è tenuto il 7 gennaio, l’altro è in programma per il 21 gennaio).
Sul quotidiano “La Repubblica” si legge che Palazzo Ducale ha definito le polemiche degli animalisti “superficiali e semplicistiche”, specificando che “Nitsch non uccide nessun animale per le sue opere, ma utilizza carcasse già macellate per veicolare con le sue performance un messaggio forte e scioccante. E’ la sua interpretazione del tema dionisiaco della liberazione e dell’abbruttimento”.
Non è tuttavia la prima volta che Nitsch trova opposizione nei confronti di sue esposizioni. Proprio in occasione di una sua mostra svoltasi a giugno del 2015 a Palermo, l’artista viennese, in una lettera aperta, cercava di spiegare invece la sua “filosofia”, scrivendo: “Io amo gli animali più di tutto!… “Già Leonardo da Vinci e Michelangelo nel Rinascimento s’interessavano in modo simile alla dissezione dei corpi umani. Il confronto con i cadaveri degli animali macellati è connesso al grande interesse che nutro verso i miti, le forme di culto e i rituali, il tutto rivisto alla luce della psicologia del profondo… Se ci si confronta realmente col mio lavoro, non si può non riconoscere che voglio il bene degli animali e che provo il più grande rispetto e amore nei loro confronti. Il mio invito e la mia preghiera per gli animalisti è che mi riconoscano come uno di loro e che mi accolgano nel loro circolo. Combattiamo insieme contro il dolore degli animali, per un modo migliore e più giusto!”
Lo scorso anno sono state tuttavia annullate diverse esposizioni di Nitsch, sempre per gli stessi motivi, inoltre nel corso della sua carriera è stato processato varie volte e condannato a tre pene detentive negli anni Sessanta.