ROMA – “Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è assicurato a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori (più o meno di 100.000 l’anno), garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”. Questo quanto si legge nel Dpcm sulle riaperture firmato dal premier Giuseppe Conte. “Il servizio è organizzato tenendo conto dei protocolli o linee guida adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Le amministrazioni e i soggetti gestori dei musei e degli altri istituti e dei luoghi della cultura possono individuare specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di tutela dei lavoratori, tenuto conto delle caratteristiche dei luoghi e delle attività svolte” – si legge ancora nel testo del provvedimento.
LOMBARDIA – A Milano al momento restano ancora chiusi il Museo del Novecento, la Galleria di Arte Moderna, il Museo archeologico, i Musei del Castello Sforzesco, il Mudec. Secondo il piano sperimentale elaborato inizialmente dal Comune, i musei civici dovevano riaprire a giorni alterni, con ingressi contingentati e su prenotazione, a partire da martedì 19 maggio, tuttavia l’amministrazione ha deciso di rimandare per testare a porte chiuse tutti i protocolli di sicurezza e sanificazione. Lo stesso vale quindi per la Pinacoteca di Brera che rimarrà ancora chiusa. Nel frattempo saranno effettuate tutte le verifiche procedurali necessarie per far ripartire in totale sicurezza la frequentazione da parte del pubblico. A Bergamo, invece, dal 22 maggio si potrà accedere ai musei civici nel week end, con presenze contingentate e sistemi di controllo dei flussi d’entrata e d’uscita.
PIEMONTE – Il 18 maggio, a Torino, riapre Camera, il Centro Italiano per la Fotografia, con nuove modalità di prenotazione online, con tutte le misure di sicurezza necessarie per accogliere al meglio i visitatori, con nuove audio visite e con il consueto orario: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00, giovedì dalle 11.00 alle 21.00. Per festeggiare la possibilità di tornare a visitare le mostre, anche due aperture straordinarie, dalle 11.00 alle 19.00: martedì 19 maggio e martedì 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana.
VENETO – I Musei Civici di Venezia preventivano la riapertura graduale dal primo di giugno, cominciando da Palazzo Ducale e Museo Correr con giorni e orari di apertura ridotti. Date le regole sulla mobilità, si presuppone che i primi a varcare le porte saranno i cittadini veneziani, che hanno da sempre accesso gratuito, e i residenti in Veneto, per accogliere poi i cittadini del mondo in tutte le 11 sedi museali, man mano che si concretizzerà la libera circolazione. Intanto però, già dal 18 maggio, apre Villa Pisani a Stra. Il 2 giugno dovrebbe riaprire la collezione Guggenheim. A Padova il 18 maggio riapre la Cappella degli Scrovegni.
A metà giugno riaprono l’Arena e i Musei civici di Verona, che con le loro 9 sedi – tutte molto diverse tra loro e ciascuna con caratteristiche specifiche – stanno programmando il calendario delle varie aperture. Entro la prima metà di giugno, la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti riaprirà al pubblico, presentando la mostra La mano che crea. Ugo Zannoni 1836-1919 scultore, collezionista e mecenate. Un’ampia campagna di affissioni con la scritta “prossima apertura” annuncia, a Palazzo Sturm a Bassano del Grappa, l’attesa monografica su Piranesi, mostra che celebra i 300 anni della nascita del famoso incisore. Salvo cambiamenti (avvertenza che vale per tutte le sedi e musei), l’apertura è ipotizzata per il 20 giugno sino al 19 ottobre. Dal 20 maggio invece riapriranno le collezioni permanenti dei Musei Civici di Bassano nelle loro varie sedi. A Rovigo, in Palazzo Roncale, si lavora per la riapertura de “La quercia di Dante”, mostra inaugurata a marzo e chiusa dopo sole 48 ore. Slitta invece a metà settembre, sempre a Rovigo, “Chagall”, che sarà proposta in Palazzo Roverella, originariamente prevista nella stagione primaverile.
FRIULI VENEZIA GIULIA – Non ci sono ancora le date di apertura dei principali musei. Il 2 giugno potrebbe ripartire il Museo archeologico nazionale di Aquileia (Udine), mentre il 25 maggio porte aperte al parco di Miramare (ma non al Castello) di Trieste.
LIGURIA – Da martedì 19 maggio riapre Palazzo Ducale a Genova con la mostra “Il secondo principio di un artista chiamato Banksy”. Apertura anche per il museo della Lanterna, il parco e il museo D’Albertis e il parco di villa Pallavicini. Dal 2 giugno, aprono, a orario ridotto, Palazzo Reale e Palazzo Spinola.
EMILIA ROMAGNA – Riaprono i musei di Bologna, Reggio Emilia e Forlì dal 19 maggio, Modena il 20 e Ravenna il 23. Via libera quindi per Picasso. La sfida della ceramica, la grande esposizione proposta dal MIC Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, con proroga prevista fino al 2 giugno. Con orario ridotto dalle 9 alle 14, tutti i giorni (eccetto il 25 maggio) ad ingressi gratuiti e contingentati, preferibilmente su prenotazione.
TOSCANA – Le riaperture dei musei saranno graduali. A Firenze resta ancora chiuso Palazzo Vecchio, mentre le Gallerie degli Uffizi stanno lavorando alla riapertura che potrebbe essere il 29 maggio, ma al momento manca una data certa. Prevista per il 2 giugno l’apertura della Galleria dell’Accademia. L’Opera di Santa Croce riaprirà nel week end offrendo visite gratuite. Ancora da definire a Pisa la riapertura della Torre e di Piazza dei Miracoli.
ROMA – Il Parco archeologico del Colosseo riaprirà probabilmente il 28 maggio. Martedì 19 riaprono la Galleria nazionale di arte moderna e la Galleria Borghese (80 persone per turno, visite, solo su prenotazione secondo l’orario consueto dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 19. I turni di visita saranno di 120 minuti) il Palazzo delle Esposizioni con le mostre Jim Dine, Gabriele Basilico-Metropoli e Condizione Assange. Il Maxxi riapre con gradualità partendo il 19 con la Biblioteca e, su prenotazione, l’Archivio Arte e l’Archivio Architettura. La prima mostra a riaprire negli ultimi 2 weekend di maggio è Gio Ponti. Amare l’architettura. Dal 19 maggio, porte aperte ai Capitolini, al Museo di Roma a Palazzo Braschi (con la mostra Canova. Eterna bellezza, prorogata fino al 21 giugno). Dal 2 giugno riaprono Ara Pacis, Mercati di Traiano, Fori Imperiali, Museo dell’Ara Pacis, Centrale Montemartini, Museo di Roma in Trastevere, Galleria d’Arte Moderna, Musei di Villa Torlonia, Museo Civico di Zoologia, Museo Bilotti), Museo Barracco, Museo Napoleonico, Museo Canonica, Museo della Repubblica romana, Casal de’ Pazzi, Museo delle Mura.
UMBRIA E MARCHE – Riaprono il 28 maggio la Galleria Nazionale dell’UMBRIA a Perugia e la Galleria Nazionale delle MARCHE di Urbino. Ad Urbino la mostra “Baldassare Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita di corte” (Sale del Castellare, in Palazzo Ducale), non potrà prendere il via prima del 16 luglio. Lo slittamento di un mese è stato obbligato dalla oggettiva difficoltà di far viaggiare i capolavori concessi alla mostra da musei di altri paesi. La data di chiusura è stata, a sua volta, rimodulata al primo novembre.
CAMPANIA – Il Mann, Museo archeologico nazionale di Napoli, e il Museo di Capodimonte apriranno i battenti il 2 giugno. Il 18 maggio riapre invece il Bosco di Capodimonte. Il Parco archeologico di Pompei aprirà il 26 maggio, ma solo con un itinerario prestabilito tra i viali della città antica, mentre è interdetto l’accesso alle domus. Sempre il 18 maggio apre l’area archeologica di Paestum e Castel Sant’Elmo a Napoli.
BASILICATA – A partire dal 18 maggio la direzione regionale Musei Basilicata dà avvio al progressivo piano di riapertura dei musei e luoghi della cultura lucani. Tra questi il museo nazionale d’arte medievale e moderna della Basilicata – Palazzo Lanfranchi, dove è possibile visitare, in maniera distanziata, anche la mostra di Mari Lai – Antonio Marras, “Trama doppia”, coprodotta, organizzata e coordinata dalla direzione regionale e dalla fondazione Matera-Basilicata 2019. Sull’area costiera ionica riapre il museo archeologico nazionale della Siritide di Policoro, consentendo anche la visita della mostra “Le tavole di Eraclea. Tra Taranto e Roma”. Sempre dal 18 è possibile accedere al parco archeologico nazionale di Venosa, con importanti testimonianze di epoca romana (terme, battistero paleocristiano, via Appia) e con uno dei monumenti più emblematici della Basilicata, l’Abbazia della santissima Trinità, conosciuta come l’Incompiuta.
CALABRIA – Riapre a giugno il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria così come il MarTa a TARANTO.
SICILIA – Riaprono il 25 maggio i musei e Parchi archeologici della Valle dei Templi di Agrigento e di Selinunte a Taormina.
SARDEGNA– Entro la fine di maggio dovrebbero riaprire a Cagliari la Galleria comunale, il Museo Siamese e il Palazzo di Città. Data certa invece per il Man Nuoro che riapre il 29 maggio con la mostra “Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale”.