ROMA – Barbara Jatta ha tenuto la prima conferenza stampa come neodirettrice dei Musei Vaticani. Jatta ha raccontato di non essersi mai sentita discriminata in quanto donna e di non considerarsi una quota rosa per bilanciare la prevalenza maschile nella Santa Sede, ha sottolineato inoltre di voler proseguire il proprio lavoro in armonia con le persone e con le cose, seguendo la strada già tracciata dal direttore uscente, Antonio Paolucci, quindi prestando particolare attenzione alla conservazione preventiva e alla manutenzione ordinaria. Ha tuttavia rimarcato di voler aprire a tutte le forme artistiche, anche quelle “meno convenzionali”, in linea anche con l’idea di arte espressa da Papa Francesco. La neodirettrice ha detto di non aver ancora incontrato Bergoglio, ma ha spiegato che non farà al Papa un invito ufficiale a visitare i Musei, “quando vorrà – ha detto Jatta – saremo tutti felicissimi di accompagnarlo nelle stanze del museo più bello del mondo”.
La direttrice ha inoltre illustrato il programma relativo ai prossimi restauri. Proprio il 22 dicembre, dopo un lungo restauro, è stato riaperto il Nuovo Braccio, grazie al lavoro svolto in questi anni dal professor Paolucci. Ora si procederà con i prossimi interventi che coinvolgeranno la Sala Costantino nell’ambito delle Stanze di Raffaello, dove è prevista una nuova illuminazione, a seguire l’Appartamento Borgia, un nuovo accesso al padiglione delle Carrozze e poi con diverse opere d’arte esposte nella Pinacoteca.
Per quanto concerne il numero chiuso per le visite, la direttrice si è detta “più favorevole a differenziare l’offerta per i visitatori anziché limitarla, con l’eccezione della Cappella Sistina”.
Jatta ha inoltre annunciato il lancio del nuovo sito web, pronto tra un mese, che prevede percorsi virtuali e attraverso il quale sarà anche possibile prenotare le visite, proprio come avviene per gli altri grandi musei del mondo, dal Louvre di Parigi, al Metroplitan di New York e soprattutto al British di Londra.
La neodiretttrice ha inoltre elogiato i suoi colleghi e in particolate si è soffermata sui restauratori del Vaticano che, come volontari, stanno prestando la loro opera nelle zone terremotate. E proprio a proposito del sisma, Jatta ha infine sottolineato che i prodotti utilizzati dal ristorbar sono provenienti proprio da quei territori.