SAN PIETROBURGO – In una lettera aperta il mercante d’arte, Andre Ruzhnikov, titolare di una galleria a Londra, ha criticato il direttore del Museo Ermitage di San Pietroburgo per aver presentato nell’esposizione, dal titolo “Fabergé gioielliere alla corte imperiale“, inaugurata lo scorso 25 novembre, almeno 20 pezzi di dubbia autenticità e nel peggiore dei casi chiaramente falsificati. “Non si tratta solo di oggetti discutibili e controversi ma anche di falsi veri e propri, anche per chi non conosce a fondo Fabergé – ha accusato Ruzhnikov.
L’accusa è stata tuttavia respinta da Museo che ha parlato di contestazioni infondate. L’esposizione presenta anche oggetti provenienti dalla collezione privata del miliardario russo Alexander Ivanov e il Museo Fabergé di Baden-Baden, da lui fondato nel 2009, ha confermato l’autenticità dei pezzi.
Ruzhnikov ha definito falso anche l’uovo di Fabergé donato dallo zar Nicola II all’imperatrice Alexandra nel loro decimo anniversario di matrimonio nel 1904. Nella lettera Ruzhnikov fa un elenco dettagliato delle incongruenze che la mostra solleva e sostiene che “una montagna di teiere, secchi, pentole, scodelle e altri oggetti in ottone e rame finiti tra gli scarti è stata attribuita a Fabergé”.