TORINO – Il Museo Egizio di Torino è in questi giorni al centro di una polemica che coinvolge il suo direttore, Christian Greco. Le critiche al suo operato provengono da esponenti della Lega, che hanno messo in discussione le politiche adottate dall’istituzione.
In particolare, Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, ha dichiarato in un’intervista a Affaritaliani.it: “Faremo di tutto per cacciarlo e chiediamo al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano di intervenire se non si dimetterà”.
Crippa: Greco e il razzismo al contrario
Crippa accusa Greco di gestire il museo in modo ideologico e discriminatorio nei confronti degli italiani e dei cittadini di fede cristiana, riferendosi nello specifico a quando, diversi anni fa, Greco aveva istituito sconti riservati ai cittadini musulmani, suscitando già allora diversi malumori.
“Ha fatto sconti solo per i musulmani e mai per chi professa altre religioni. – Ha rimarcato Crippa – Va cacciato subito, meglio quindi se fa un gesto di dignità e se ne va lui. Incredibile che dopo aver gestito il Museo in modo ideologico ora chieda di mantenere la poltrona al governo di centrodestra. Il Museo Egizio di Torino viene pagato dai cittadini e lui ascolta solo la sinistra. E’ un razzista contro italiani e cristiani. Si dimetta subito farebbe più bella figura”.
Anche l’assessore al welfare della Regione Piemonte, Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia, ha espresso dubbi sulla possibile riconferma di Greco alla guida del museo.
Le reazioni
Dal canto suo, il ministro Gennaro Sangiuliano, chiamo in causa in questa vicenda, non si è pronunciato. “Sono a Milano, non parlo di Torino” – ha detto.
È invece intervenuto il sottosegretario Vittorio Sgarbi, il quale sottolineando l’indiscutibile bravura di Greco, ha precisato che la nomina del direttore non è di competenza del ministero o del ministro Sangiuliano, ma spetta alla presidente della Fondazione del Museo delle Antichità Egizie, Evelina Christillin. Sgarbi ha evidenziato che non è possibile destituire Greco, che potrebbe invece essere riconfermato.
Per gli esponenti del Pd, quella a Greco è “una vergognosa aggressione e un tentativo di intimidire e condizionare l’intero mondo della cultura”.
Il commento del direttore e il sostegno ricevuto
Mentre la controversia continua a tenere banco, Christian Greco, smorzando ogni polemica, afferma: “Mi valutino con criteri oggettivi. Sono qui da nove anni, puntiamo a un milione di ingressi, stiamo lavorando al bicentenario. Mi lasciano basito gli attacchi della politica”. Greco ha quindi enfatizzato l’importanza del lavoro di squadra nel museo, che conta su un team di 70 persone. “I direttori passano, il museo rimane qui da 200 anni” – ha chiosato.
Il Consiglio di amministrazione del museo si schiera al fianco di Greco, ricordando che la nomina e la revoca del direttore sono di competenza esclusiva del consiglio di amministrazione. Esprime inoltre una fiducia totale nei suoi confronti.
Infine, Greco ha ricevuto massimo supporto anche dalla comunità scientifica, con 92 egittologi italiani, membri del Comitato Scientifico del Museo Egizio.