TORINO – La mostra del Museo Egizio Il Nilo a Pompei nata dalla collaborazione tra il Museo Egizio, la Soprintendenza Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann) che indaga le fitte relazioni tra la cultura egizia e quella greco romana, in soli due mesi ha già superato i 78mila visitatori.
L’esposizione ospita attualmente 330 pezzi di cui 172 prestati dalla Soprintendenza Pompei e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e da molti altri musei nazionali e internazionali. Ma la novità è che a questi preziosi reperti si aggiungeranno altre due opere provenienti da Madrid. Si tratta di una statua di Anubi e un affresco in III Stile Pompeiano raffigurante una coppia di sfingi affrontate. Le due opere erano esposte in una mostra chiusa nei giorni scorsi.
La scultura raffigurante Anubi, di ragguardevoli dimensioni, è di età Giulio – Claudia e proviene dall’antica città di Cuma a nord del golfo di Napoli. La statua testimonia la presenza in Italia di santuari dedicati agli dei egizi e soprattutto come queste divinità fossero perfettamente integrate nel pantheon degli dei del mondo romano. Per quanto concerne invece l’affresco di età Augustea, questo è stato ritrovato a Pompei e costituisce una concreta testimonianza di come i simboli della civiltà egizia fossero integrati anche nelle case dei nobili romani.
La scultura, come spiega Federico Poole, curatore della mostra, verrà esposta nella sezione che illustra la grecizzazione degli dei egiziani e la diffusione del loro culto in Italia.
Il direttore del museo, Christian Greco, si è detto molto soddisfatto di questo grande apprezzamento da parte del pubblico nei confronti del museo, che sta di volta in volta affermando di più il suo dinamismo, offrendo accanto alla straordinaria collezione permanente, anche proposte culturali sempre differenti.