Le luci e i colori di questa città e di questa terra, l’alta Val Tiberina, dominano le opere di Piero della Francesca. Un esempio perfetto di come un grande artista del passato possa essere protagonista della storia e dell’identità di un luogo e di come da questo luogo il suo messaggio si sia diramato in tanti altri luoghi.
Partendo dal Museo Civico di Sansepolcro, Antonio Paolucci illustra il Polittico della Misericordia e lo straordinario affresco della Resurrezione, dipinto proprio in questa sala, un tempo sede del Comune. A pochi chilometri di distanza, tra le colline e i boschi di quell’angolo d’Italia tra Toscana e Umbria c’è l’antico villaggio di Monterchi. Qui è stato realizzato un altro dei capolavori di Piero: La madonna del parto, da secoli icona della maternità. Sulle tracce di Piero, Paolucci percorre l’antica via verso il Montefeltro attraverso l’Alpe della Luna fino a Urbino e al palazzo Ducale: da un rude percorso tra paesaggi severi e bellissimi a un capolavoro di artificio, a una perfetta macchina di ‘melodiosa precisione’.
E nel Palazzo, attraverso uno dei cortili più belli del Rinascimento, incontriamo, tra tanti straordinari capolavori, la misteriosa Città ideale di ignoto e accanto a essa l’ancor più enigmatica Flagellazione di Piero della Francesca.