TREVISO – Il Museo Luigi Bailo di Treviso si arricchisce di sette nuove sale dedicate a “Donazioni e Donatori”, un percorso espositivo che celebra la generosità di chi ha contribuito ad accrescere il patrimonio artistico della città.
Ad accogliere il pubblico sono più di 100 opere, provenienti da lasciti significativi ai musei civici. Il viaggio inizia dalla Galleria dell’Ottocento, dove spicca la preziosa raccolta di Sante Giacomelli, con capolavori di Vincenzo Abbati, Giuseppe Bernardino Bison, Ippolito Caffi, Natale e Felice Schiavoni, Rosa Bortolan, Pietro Paoletti ed Eugenio Moretti Larese..Il contesto è arricchito da ceramiche ottocentesche della manifattura trevigiana Fontebasso.

La seconda sala rende omaggio ai donatori con i loro ritratti, realizzati da artisti come Selvatico, Sbrojavacca, Serena e Gobbi. Una saletta è dedicata agli autoritratti di artisti trevigiani, tra cui Luigi Serena, Guglielmo Ciardi, Antonio Carlini, Giovanni Apollonio, Guido Cadorin, Giovanni Barbisan, Renato Nesi, Sante Cancian, Aldo Voltolin, Toni Benetton, Renato de Giorgis e Juti Ravenna.
Le ultime acquisizioni
Tra le novità, una selezione di ceramiche Liberty di inizio Novecento e un nucleo di sculture giovanili di Arturo Martini. Il percorso prosegue con opere di scultori del Novecento come Umberto Feltrin, Alfiero Nena, Toni Benetton, Augusto Murer, Gino Cortelazzo, Carlo Conte, Ugo Arvedi, Sergio Store.
Si arricchiscono le sezioni dedicate a Nino Springolo e Giovanni Barbisan, con opere di Canal e altri artisti degli anni Trenta, inserite nel contesto del “gigantismo dell’arte” di Martini, Carrà e Campigli. Tra le ultime acquisizioni, opere di Funi, Zotti e de Giorgis.

Le nuove sale – afferma il Sindaco Mario Conte – “sono la testimonianza concreta» sottolinea il Sindaco di Treviso, Mario Conte, «dell’amore che i trevigiani, ma non solo, hanno per i loro Musei e per la loro Città. Con queste sale diamo così conto alla comunità di una parte di questi tesori che fino ad oggi si trovavano nei depositi e mostriamo altresì alcuni pezzi delle recenti acquisizioni. Ultime in ordine di tempo quelle di Arturo Martini e Gino Rossi, o Carmelo Zotti e Gino Cortelazzo a cui futuri approfondimenti potranno meglio indagarne le figure”.
Celebrare la generosità dei donatori
“Dedicare le sale a donazioni e donatori significa omaggiare la generosità dei collezionisti – evidenzia l’assessore alla Cultura Maria Teresa De Gregorio. –Dietro ogni donazione c’è la volontà di consegnare alla memoria collettiva opere amate e conservate in famiglia“.

“La tradizione di destinare alle raccolte civiche i tesori artistici di famiglia – ricorda il direttore dei musei civici, Fabrizio Malachin, – è antica quanto il nostro Museo la cui data di nascita coincide proprio con la donazione della raccolta di Margherita Grimaldi Prati nel 1851. Sul suo esempio molti altri donatori hanno consentito che le collezioni pubbliche incrementassero fino alla consistenza attuale: una tradizione che non si è mai interrotta”.
Vademecum
Museo Luigi Bailo
Dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18.
+39 0422 658951