TRAPANI – Venerdì 24 maggio alle 17.30, nell’ex Chiesa di Santa Caterina nella vecchia Gibellina, viene inaugurato il Museo del Grande Cretto di Alberto Burri. Si tratta di un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale, la cui realizzazione è a cura dell’Assessorato alla Cultura.
Attraverso fotografie, documenti storici e materiale multimediale il visitatore avrà la possibilità di rivivere la genesi dell’operadi land art più grande al mondo, realizzata tra il 1984 e il 1989 (completata poi nel 2015) da Burri nel luogo in cui sorgeva la vecchia Gibellina, completamente distrutta dal terremoto del 14 gennaio 1968.
Il percorso museale è suddiviso in diverse sezioni, da quella dedicata alla Gibellina prima del terremoto del 1968, a quella del racconto della tragedia e della rinascita e, infine, quella dedicata alla grande impresa artistica di Burri.
L’artista progettò l’opera immaginandola come un grande sudario bianco, realizzata cementificando le vie e vicoli della vecchia Gibellina. L’opera, il cui valore artistico risiede nel congelamento della memoria storica di un paese, appare con una serie di profonde fratture sul terreno. A circa 350 metri è possibile vedere anche i resti di Gibellina.
La cerimonia di apertura del museo sarà preceduta alle ore 16:30 da una performare teatrale realizzata dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Garibaldi- Giovanni Paolo II di Salemi-Gibellina.