TORINO – E’ stato presentato a Torino il progetto del nuovo Museo delle Gallerie d’Italia, dedicato alla fotografia, attraverso il quale Intesa Sanpaolo, come evidenziato dal presidente Gian Maria Gros-Pietro, conferma il forte legame della Banca con il capoluogo piemontese. Il Museo si aggiungerà a quelli già esistenti di Milano, Napoli e Vicenza, creati con lo specifico obiettivo di tutelare, valorizzare e condividere con la collettività i beni storici, artistici e architettonici di Intesa Sanpolo, che è infatti proprietaria di un patrimonio di 30mila opere, dai reperti archeologici all’arte contemporanea, ereditato dagli oltre 250 istituti confluiti nel gruppo, l’unico al mondo ad avere quattro musei di proprietà. “Essere una banca solida significa essere una banca responsabile” – ha sottolineato ancora il presidente Gian Maria Gros-Pietro, “vogliamo diventare la prima impact bank del mondo, in particolare nella cultura e nel sociale”.
Le Gallerie d’Italia si sono accreditate negli anni come interlocutore affidabile presso i principali musei nazionali e internazionali tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York, l’Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Londra. Oltre 200 opere della collezione sono state concesse in prestito nel 2019 in Italia e all’estero. La realizzazione del Progetto Cultura è affidata alla Direzione Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo sotto la responsabilità di Michele Coppola, anche Direttore delle Gallerie d’Italia.
Il cantiere del nuovo Museo sarà avviato nei prossimi mesi e avrà la durata di un paio d’anni, curatore del progetto è l’architetto Michele De Lucchi, con Amdl Circle.
Verrà esposta una selezione di opere dalle collezioni della banca, tra cui l’Archivio Publifoto, acquisito di recente e costituito da circa 7 milioni di scatti su eventi, personalità e luoghi, realizzati dall’inizio degli anni Trenta agli anni Novanta del ‘900. A questo si aggiungerà un’attività di mostre temporanee.
Il presidente emerito di Intesa Giovanni Bazoli, ha spiegato: ’’Gli interventi di riqualificazione e di destinazione ad uso pubblico di questi palazzi che sono derivati dalle innumerevoli aggregazioni bancarie rientrano in un disegno di ampio respiro si tratta di interventi di forte impatto che contribuiscono a ridefinire la fisionomia stessa delle città in cui la banca opera, rilanciandone l’immagine”. “La ristrutturazione di questi edifici – ha sottolineato – non mira soltanto a rivalorizzarne la bellezza architettonica e a farne contenitore di opere d’arte, significa riconsegnarli alla vita delle comunità cittadine come parte essenziale della loro storia e della loro stessa identità, è un disegno ambizioso ma del tutto coerente con la vocazione civile e sociale che contraddistingue Intesa Sanpaolo”.
Ad accogliere con soddisfazione la nascita del nuovo Museo è stata anche presidente del Museo Egizio Evelina Christillin, che ha dichiarato: “venire a Torino vuol dire credere in un contesto culturale efficiente e contemporaneo, dove valga la pena inserirsi con un progetto condiviso di rete, ricerca, internazionalità e formazione”.
“Con la nascita di Gallerie d’Italia a Torino – ha detto il presidente del Museo del Cinema Enzo Ghigo – la città si conferma una delle capitali della fotografia. Sono convinto che vi saranno numero occasioni per collaborazioni e sinergie, vista anche la ricchezza delle nostre collezioni”.
Carolyn Cristov Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli, che nel 2019 ha collaborato con le Gallerie d’Italia a Milano, ha affermato che una nuova loro sede “è un evento molto positivo, perché si potranno ospitare mostre innovative e classiche al contempo, dove incontrare l’arte e la ricerca”.