ROMA – Al pittore caravaggesco Orazio Borgianni (Roma, 1574 – 1616) è dedicata la mostra, ospitata a Palazzo Barberini, dal titolo Orazio Borgianni. Un genio inquieto nella Roma di Caravaggio, a cura di Gianni Papi.
Suddivisa in due capitoli, l’esposizione presenta nella prima parte 18 opere autografe che ripercorrono la vicenda storico-artistica di Borgianni, restituendo un ritratto esaustivo della sua attività a Roma, dove il pittore rimase dal 1605 fino alla sua morte, dopo il ritorno dalla Spagna, viaggio durante il quale conobbe El Greco.
A Roma Borgianni entrò in contatto con Caravaggio, che rappresentò per lui un riferimento. Tuttavia il pittore sviluppò una cifra stilistica del tutto originale ed innovativa, realizzando nel decennio romano capolavori assoluti come la Visione di San Francesco di Sezze, il San Carlo Borromeo della Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, la Natività della Vergine di Savona, il Cristo fra i dottori, oggi presso il Rijksmuseum di Amsterdam, la Sacra Famiglia della collezione delle Gallerie Nazionali, che risuonano di evidenti echi caravaggeschi, ma allo stesso tempo presentano una varietà di soluzioni stilistiche inedite e anticipatrici.
La seconda sezione della mostra presenta 17 opere di grandi pittori ai quali Borgianni fornì fertili stimoli per arricchire il loro linguaggio e il loro percorso. Fra questi Carlo Saraceni, legato da rapporto personale con Orazio, al punto che entrambi furono sospettati di avere ordito l’agguato nei confronti di Giovanni Baglione, nell’autunno del 1606; Antiveduto Gramatica, amico di Borgianni e testimone al suo testamento, nonché fecondamente influenzato dal suo linguaggio negli anni centrali del secondo decennio; Giovanni Lanfranco, Simon Vouet, Giovanni Serodine, tre fra i protagonisti dell’ambiente artistico romano fra la fine del secondo e il terzo decennio, personalità che ebbero un evidente debito con gli esiti anticipatori di Borgianni di qualche anno prima. Infine Marcantonio Bassetti, Carlo Bononi, Guido Cagnacci, Tanzio da Varallo, Giovan Francesco Guerrieri, Luis Tristan e Claude Vignon.
Spiega il curatore: “L’intento di questa mostra, oltreché tracciare in modo soddisfacente la fisionomia di Orazio, è anche quello di mettere definitivamente in luce l’importanza della sua influenza sull’ambiente romano; per questo ritengo valga la pena soffermarsi su questi aspetti, e di conseguenza dedicare circa la metà dell’esposizione ai dipinti degli artisti che hanno ricevuto un significativo aumento del loro linguaggio proprio dal contatto con Borgianni.”
La rassegna è accompagnata da un catalogo edito da Skira con il saggio di Gianni Papi, i testi di Daniela Brogi e Yuri Primarosa e le schede delle opere di Tommaso Borgogelli, Enrico Ghetti e Gianni Papi.
Durante il periodo di apertura sono previste anche una serie di attività collaterali, in particolare:
– una giornata di studi, il 28 maggio, Orazio Borgianni: bilanci e nuovi orizzonti a Palazzo Barberini (sala conferenze), con gli interventi di Gianni Papi, Yuri Primarosa, Flaminia Gennari Santori.
– 4 visite guidate con il curatore per approfondire i temi della mostra, venerdì 20 marzo, 8 maggio, 29 maggio e 12 giugno 2020, alle ore17.00 (partecipazione inclusa nel prezzo del biglietto. Appuntamento davanti alla biglietteria, fino ad esaurimento posti).
– due appuntamenti (date in via di definizione) dedicati a pubblici con esigenze speciali, a cura dell’Associazione Si pArte!: una visita guidata in LIS e una per persone con disagi di tipo intellettivo/cognitivo. Le visite sono pensate per garantire una migliore accessibilità alle collezioni e alle mostre delle Gallerie Nazionali.
– una serie di attività per i bambini dai 6 ai 12 anni, a cura dell’Associazione Si pArte! e del Dipartimento educazione e ricerca del museo: ogni domenica (dal 15 marzo fino al 28 giugno, escluse le prime domeniche del mese a ingresso gratuito), alle ore 11.00 i piccoli visitatori, potranno partecipare alla visita animata “Oggetti Parlanti”. Un percorso alla scoperta delle opere di Orazio Borgianni e dei pittori del suo tempo per imparare a leggere le opere d’arte attraverso gli oggetti che vi sono rappresentati. La visita animata è un’occasione per far vivere e reinterpretare grazie alla fantasia e all’immaginazione dei bambini gli oggetti del quotidiano che hanno reso celebre la pittura del naturalismo caravaggesco con tecniche di narrazione prese in prestito dall’improvvisazione teatrale. Durata: 75 minuti circa. Gruppi max 20 persone. Attività su prenotazione all’indirizzo: didattica@barberinicorsini.org. Appuntamento davanti alla biglietteria. Tutte le attività sono gratuite. Per due accompagnatori è prevista una riduzione sul costo del biglietto a 6 euro.
Foto Alberto Novelli
{igallery id=211|cid=1897|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}
Vademecum
Orazio Borgianni, un pittore nella Roma di Caravaggio
Roma, Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane, 13
6 marzo – 30 giugno 2020
ORARI: martedì/domenica 8.30 – 19.00. La biglietteria chiude alle 18.00
BIGLIETTO BARBERINI CORSINI: Intero 12 € – Ridotto 2 € (per i giovani dai 18 ai 25 anni)
Il biglietto è valido dal momento della timbratura per 10 giorni in entrambe le sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Gratuito: minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell’Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, membri ICOM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, dietro esibizione di idonea attestazione sul modello predisposto dal Miur.
Facebook: @BarberiniCorsini | Twitter: @BarberiniCorsin | Instagram: @BarberiniCorsini
www.barberinicorsini.org| gan-aar.comunicazione@beniculturali.it