PADOVA – Padova aggiunge un nuovo capitolo alla propria storia artistica con l’apertura della sede padovana di 21Gallery. Una galleria che nasce con l’obiettivo di proporre un modello di impresa culturale attento alla qualità curatoriale, alla sostenibilità economica e al radicamento territoriale.
Nata nel 2021 a Treviso da un’intuizione imprenditoriale di Davide Vanin, sostenuta fin da subito da Alessandro Benetton, 21Gallery si è distinta per la volontà di costruire una piattaforma dinamica che unisca collezionismo, ricerca e trasparenza nel sistema dell’arte. A questo orizzonte si aggiunge nel 2024 il sostegno di Ernesto Fürstenberg Fassio, che tramite Banca Ifis entra nel capitale sociale del gruppo, rafforzandone la struttura e rilanciandone le ambizioni.
Una nuova sede tra rigenerazione e identità
L’apertura padovana prende corpo negli ambienti storici di Palazzo Colonne, restituiti a una nuova funzione culturale grazie a un intervento di riallestimento affidato al collettivo Fosbury Architecture, già curatore del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023. A guidare la galleria è Elena Comin, professionista proveniente dal mondo del marketing e collezionista attenta, il cui approccio operativo sembra costruirsi attorno a un’idea concreta di connessione tra pubblico, opere e territorio.
La mostra inaugurale: “Audaci” come dichiarazione d’intenti
Il debutto padovano si accompagna a una mostra che assume da subito un tono programmatico: “AUDACI. Dalle avanguardie storiche agli artisti mascherati, l’arte del libero pensiero”, curata da Cesare Biasini Selvaggi, sarà visibile dal 17 aprile al 30 agosto 2025. Una selezione di circa trenta opere che ricostruisce – senza intenti cronologici rigidi – una mappa della libertà espressiva tra XX e XXI secolo, intesa come opposizione ai conformismi e alle regole imposte, formali o sociali.
Il percorso parte dalle avanguardie storiche, con opere di Giacomo Balla (Forze di paesaggio + polvere, 1918), per approdare ai linguaggi espansi del secondo Novecento e della contemporaneità: da Yayoi Kusama a Carla Accardi, da Alex Katz a Jan Vercruysse, fino ai travestimenti di Cindy Sherman e alle narrazioni queer di Catherine Opie. La sezione finale guarda al presente più inquieto e urbano, con lavori di Gonzalo Borondo (Cristo gif, 2021) e dell’artista mascherata Laika (Self Portrait against war, 2024), la cui identità rimane volutamente anonima.
Una riflessione sulla disobbedienza creativa
Il titolo della mostra si traduce in una domanda che attraversa l’intero progetto curatoriale: “Siamo ancora capaci di essere audaci?”. Una provocazione che guarda agli artisti come a figure disallineate, spesso isolate o marginalizzate, ma necessarie per indicare possibilità alternative del vivere e del vedere. In questa cornice, l’arte si presenta come campo di resistenza e generatrice di pensiero critico, in dialogo non solo con il passato ma soprattutto con le urgenze del presente.
Ad accompagnare l’esposizione, un catalogo edito da Silvana Editoriale (in italiano e inglese), con testi della direttrice Elena Comin, del curatore Biasini Selvaggi e un ricco apparato iconografico.
Vademecum
AUDACI. Dalle avanguardie storiche agli artisti mascherati, l’arte del libero pensiero
a cura di Cesare Biasini Selvaggi
21Gallery, Padova
17 aprile – 30 agosto 2025
preview stampa: 16 aprile, ore 11.30
opening su invito: 16 aprile, ore 19.00
orari: da martedì a venerdì 10.30-12.30 e 16.00-18.00 oppure su appuntamento
catalogo Silvana editoriale (italiano/inglese, 96 pagine)
INFORMAZIONI:
21Gallery
Palazzo Colonne, via San Francesco 34, 35121 Padova