ROMA – Padova Urbs picta, con ‘I cicli affrescati del XIV secolo’, è stata inserita nella World Heritage List, la lista del Patrimonio Mondiale Unesco.
La candidatura è stata l’unica presentata dall’Italia per il 2020. L’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale arriva quest’anno, dopo il rinvio della sessione del Comitato Unesco del 2020 a causa della pandemia da Covid-19. Vengono dunque proclamate nel corso di questa sessione sia le candidature del 2020 sia quelle del 2021, che per l’Italia vede in discussione la possibile proclamazione de ‘I Portici di Bologna’.
Padova ha proposto l’iscrizione alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco un ‘sito seriale’ che comprende tutti i preziosi e grandi cicli affrescati del Trecento conservati in otto edifici e complessi monumentali della città: la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, il Palazzo della Ragione, la Cappella della Reggia Carrarese, il Battistero della Cattedrale, la Basilica e il Convento di Sant’Antonio l’Oratorio di San Giorgio e l’Oratorio di San Michele. Ad affrescare le pareti di questi luoghi, nel corso del XIV secolo, alcuni dei più straordinari artisti dell’epoca: Giotto, che con gli affreschi della Cappella degli Scrovegni realizza il suo capolavoro assoluto, Guariento di Arpo, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona.
Il complesso dossier necessario per la presentazione della candidatura è stato curato, sviluppato e realizzato direttamente dal Comune di Padova che si è avvalso delle ottime professionalità a disposizione del Settore e dell’Assessorato alla Cultura e del consulente Giorgio Andrian. Una candidatura che ha rafforzato la sua forza e credibilità anche attraverso la significativa sinergia dell’intera città: realtà differenti, pubbliche e private, laiche e religiose, unite insieme per conservare, tutelare, valorizzare, promuovere un patrimonio storico artistico unico e per poterlo consegnare integro alle future generazioni di tutto il mondo.
Questo impegno, che è iniziato nel 1996, ha prodotto un primo risultato, nel 2018 quando Padova Urbs picta, è stata designata dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco come candidatura italiana alla World Heritage List per il 2020. Icomos (International Council on Monuments and Sites), senza sollevare alcuna obiezione, lo scorso maggio ha dato una ancora più significativa forza alla candidatura, proponendo che i cicli affrescati del Trecento fossero direttamente iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale e indicando il criterio specifico di iscrizione.
Questa la motivazione per la quale l’Unesco ha inserito Padova Urbs picta nella lista del Patrimonio Mondiale: “I cicli affrescati padovani illustrano l’importante scambio di idee che esisteva tra i protagonisti del mondo della scienza, della letteratura e delle arti visive nel clima preumanista di Padova all’inizio del XIV secolo. Gli artisti hanno mostrato grande abilità nel dare forma visiva a queste idee e le loro capacità tecniche hanno permesso ai cicli affrescati padovani non solo di diventare un modello per gli altri, ma anche di dimostrarsi notevolmente resistenti al passare del tempo. Il gruppo di artisti in cerca di innovazione, riuniti a Padova, favorì allo stesso tempo uno scambio di idee e un know-how che portò a un nuovo stile nell’affresco. Questo nuovo stile non solo influenzò Padova per tutto il XIV secolo, ma costituì la base ispiratrice per secoli di lavori di affresco nel Rinascimento italiano e oltre. Con questa vera e propria rinascita di una tecnica pittorica antica, Padova ha fornito un nuovo modo di vedere e rappresentare il mondo, annunciando l’avvento della prospettiva rinascimentale. Queste innovazioni segnano una nuova era nella storia dell’arte, producendo un irreversibile cambio di direzione”.
“Con Padova Urbs Picta e Montecatini tra le Grandi città termali d’Europa diventano 57 i siti italiani iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità: insieme ai 14 iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’umanità, diventano così 71 i riconoscimenti Unesco riguardanti il patrimonio culturale italiano. – Ha commentato il ministro della cultura, Dario Franceschini – Padova diventa poi, insieme a Tivoli, una delle poche città al mondo a custodirne due: un primato che rafforza la leadership culturale dell’Italia, ribadisce la vastità del patrimonio culturale nazionale e riconosce il ruolo delle comunità nella tutela e promozione dei propri beni”.