NAPOLI – Per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di visitatori con autismi e con disabilità cognitive, è stato sviluppato per il Museo archeologico nazionale di Paestum il progetto “Il Tulipano Art – Un tuffo nel blu”, realizzato da “Il Tulipano Art”.
Il progetto, che attraverso la realizzazione di una specifica piattaforma digitale per le visite a distanza, ha reso possibile per il museo di Paestum di essere attivo anche nel periodo di chiusura dei musei, è stato presentato in una conferenza stampa moderata dal coordinatore di Il Tulipano Art, Giovanni Minucci, alla quale hanno partecipato: l’assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci, il direttore generale Musei del Ministero della Cultura Massimo Osanna, ancora dg avocante del Parco archeologico di Paestum e Velia, e il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel. Sono intervenute le professoresse Carmela Bravaccio ed Erminia Attaianese dell’Università Federico II e la docente Luisa Varriale dell’Università Parthenope, che hanno offerto il supporto scientifico per lo sviluppo e la realizzazione del progetto, nell’ambito del quale stanno oggi realizzando una specifica attività di ricerca e di studio sul rapporto tra autismo e tecnologie nei siti museali. E’, inoltre, intervenuto Giovanni Marino presidente nazionale dell’Angsa, associazione che da anni supporta e rafforza il lavoro di Il Tulipano Art.
“Il progetto realizzato con il contributo della Regione Campania a Paestum – ha spiegato l’assessore Casucci – è una novità che qualifica e rafforza l’offerta culturale e turistica del nostro territorio, con un’iniziativa unica di inclusione e fruizione delle realtà museali per persone con autismi e disabilità cognitive. E’ un’esperienza che potrà essere realizzata anche in altri siti della regione e che, attraverso un utilizzo efficace e originale delle nuove tecnologie, consente di offrire a turisti e visitatori una Campania sempre più accogliente e inclusiva che sposa un’idea di turismo su misura per le persone”.
Il progetto peremette di costruire un percorso di visita coinvolgente e stimolante sia per visitatori con autismi e disabilità cognitive, che per normodotati.
“L’aspetto innovativo che colgo nell’iniziativa – ha afferamato Osanna – è nella possibilità di raggiungere persone con autismo, famiglie, il personale dei musei che deve essere sempre più sensibilizzato verso forme di inclusione e fruibilità. Museo come luogo d’incontro di tutte le comunità che vivono sul territorio, a cominciare dalle persone con difficoltà. Museo come luogo di incontro ed emozioni per tutti, per confrontarsi con il nostro passato e le nostre radici. In questo progetto è importante la rete tra soggetti coinvolti: associazioni, università, poli museali, Regione Campania. E’ una best practice, un progetto pilota da applicare a tutti i luoghi della cultura”.
Il progetto prevede anche una specifica formazione per il personale del museo e si propone di suscitare nelle persone con autismo emozioni che emergano nel modo e con il linguaggio a loro più congeniale.
“L’obiettivo – ha infine sottolineato Minucci – è creare un modello di accoglienza e di supporto, scientificamente validato, che consenta di monitorare e valutare il livello di benessere e il beneficio derivanti dalla fruizione di un’opera artistica, più precisamente la percezione della partecipazione da parte delle persone affette da autismo in modo inclusivo e interattivo con le loro famiglie, le scuole e lo staff qualificato coinvolto”.