GENOVA – Chiude tre giorni prima del previsto la mostra, a cura di Rudy Chiappini, dedicata a Modigliani, organizzata da MondoMostre Skira a Palazzo Ducale di Genova. Si apprende infatti, da una nota pubblicata sul sito web del Palazzo, che la Procura di Genova ha emesso un decreto di sequestro di una serie di opere dell’esposizione, al centro di un caso di presunti falsi sollevato dal collezionista d’arte toscano, Carlo Pepi. Era stato lui a mettere in dubbio l’autenticità e l’attribuzione di alcune opere esposte, supportato anche da una dichiarazione dello studioso d’arte Marc Restellini che aveva scritto: “Questa mostra è dubbia e ho dovuto segnalare questa situazione alle autorita’ italiane non appena ho visto il contenuto. L’Istituto conosce queste opere, si tratta di falsi, disponiamo di tutta la documentazione e prove scientifiche per confermarlo. Si tratta di falsi noti per almeno un terzo dei dipinti esposti”. Ma secondo quanto trapela da Palazzo di Giustizia, anche l’esperta Mariastella Margozzi, nonché Isabella Quattrocchi, nominata dalla procura di Genova, avrebbero nutrito diversi dubbi sull’autenticità delle opere, confermando quindi la tesi di Pepi.
La Fondazione dunque ha optato per la chiusura anticipata dell’esposizione. “Palazzo Ducale prende atto dell’iniziativa della Procura di Genova, alla quale ha fornito come doveroso la massima collaborazione – si legge – In conseguenza del procedimento in corso e indipendentemente dalle sue evoluzioni e da come si concluderà, Palazzo Ducale ha subito consistenti danni d’immagine e materiali (e rischia di subirne ulteriori) e si configura esclusivamente come parte lesa”.
Palazzo Ducale rimarca anche “di non avere organizzato direttamente la mostra avendone commissionato la realizzazione e la selezione delle opere, a un partner di prestigio nazionale e internazionale come MondoMostre Skira con cui, da anni, ha avviato una consolidata e importante collaborazione”. Infine “Palazzo Ducale conferma la propria fiducia nella magistratura e si riserva di tutelare in ogni sede i propri diritti e la propria immagine”.
Al momento sono tre le persone indagate e 21 le opere sequestrate. Tra gli indagati ci sarebbe il curatore della mostra Chiappini. I reati contestati ai tre indagati sono falso di opere d’arte, truffa e ricettazione. Il sequestro delle 21 opere, la metà di quelle che facevano parte della mostra, è finalizzato a una serie di rilievi scientifici che saranno eseguiti la prossima settimana. Verranno inoltre prelevati campioni delle opere di cui poi saranno analizzati i pigmenti per risalire alla datazione corretta.
Proprio due giorni fa l’assessore alla Cultura del Comune di Livorno, Francesco Belais, aveva deciso di scrivere agli organizzatori della mostra su Modigliani, affinché restituissero a Livorno “le tre opere che avete in esposizione e che sono senza alcun dubbio autentiche”. “Più di un mese fa – rimarcava ancora l’assessore livornese – il sindaco Filippo Nogarin aveva chiesto che fosse fatta chiarezza al più presto sull’autenticità delle 13 opere esposte a Genova e definite sospette dal critico d’arte esperto di Modigliani, Carlo Pepi. Da allora abbiamo visto un valzer di pareri più o meno concordi sulla non autenticità di diversi dipinti, ma anche prese di posizione opposte da parte degli investigatori”. “A questo punto, nonostante si sia arrivati a soli 5 giorni dalla chiusura dell’esposizione, la misura è colma: chiarezza non è stata fatta e dunque noi rivogliamo le nostre opere, che non meritano di essere accostate a lavori tanto controversi”, scriveva Belais. “Mercoledì 12 luglio, a Livorno celebreremo per la 133esima volta il compleanno di Modigliani – concludeva Belais -, con un evento in Fortezza Vecchia che si preannuncia estremamente interessante dal punto di vista sia dei contenuti artistico culturali che da quello dell’intrattenimento per giovani e meno giovani. Sarebbe bello poter annunciare il ritorno a casa delle opere del nostro geniale concittadino”.
La restituzione non è dunque avvenuta e nel frattempo, da oggi, la mostra a Palazzo Ducale non sarà più visitabile.