FIRENZE – Aderendo alla campagna di prevenzione del Ministero dei Beni culturali e del Turismo #iorestoacasa, parte la campagna social delle Gallerie degli Uffizi, “Uffizi Decameron”, ispirata alla celebre opera di Giovanni Boccaccio della metà del Trecento.
Ogni giorno sui profili Instagram e Twitter del museo saranno pubblicate foto, video e storie dedicate ai capolavori custoditi nella Galleria delle Statue e delle Pitture, in Palazzo Pitti e nel Giardino di Boboli. Ci sarà anche “La mia Sala”, serie di “minitour virtuali” nei quali gli assistenti museali illustreranno in video alcuni dei più suggestivi angoli delle Gallerie.
Uno spazio sarà dedicato in particolare anche a Raffaello e ai suoi capolavori, nella ricorrenza del cinquecentenario dalla sua morte. Si tratta di una iniziativa dal contenuto anche simbolico che può consolare, almeno in parte, della chiusura della mostra dedicata al Maestro alle Scuderie del Quirinale e organizzata con il supporto degli Uffizi, che hanno prestato una cinquantina di opere delle oltre 200 esposte.
“Anche se i musei hanno dovuto chiudere le loro porte, l’arte non si ferma – ha spiegato il direttore Eike Schmidt – Per questo da adesso ci rivolgeremo al nostro pubblico anche attraverso Facebook. I tesori degli Uffizi, di Palazzo Pitti e del Giardino di Boboli vi terranno compagnia in queste settimane di comune impegno contro il diffondersi del virus”. “Come nel capolavoro di Boccaccio, ogni giorno – ha aggiunto – racconteremo le storie, le opere, i personaggi dei nostri bellissimi musei, unendoci nel nome della cultura, dell’arte e – perché no – dello svago.
Il direttore ha inoltre spiegato che in questi giorni agli Uffizi si continua a lavorare. Nei giorni scorsi sono state chiuse due mostre di grande successo, quella su Pietro Aretino e “Cieli in una stanza”, dedicata ai soffitti nel Rinascimento, mentre adesso si stanno preparando le nuove esposizioni. “Approfittiamo di questo periodo per fare delle grandi pulizie di primavera – ha affermato Schmidt – risistemare le cose all’interno del museo ed essere pronti per la riapertura, anche se non sapremo esattamente quando sarà”. “Le mostre verranno tutte spostate – ha proseguito Schmidt – e quella, già allestita, dedicata a Giovanna Garzoni, grande arista del Seicento, verrà inaugurata alla riapertura di Palazzo Pitti. Abbiamo già contattato i prestatori per assicurarci che i prestiti delle opere potranno durare più a lungo”.
Infine, in relazione all’impatto economico sulle Gallerie, a seguito della chiusura per l’emergenza coronavirus, Schmidt ha commentato: “non è il momento di fare i conti, non sappiamo ancora quando e in che termini riapriremo, dunque non possiamo conoscere con esattezza nemmeno l’effetto economico di quanto sta accadendo”.