MILANO – Michele De Lucchi è stato, dal 1988 al 2002, responsabile del Design di Olivetti. Nel corso della sua carriera ha progettato edifici corporate, residenziali, industriali e culturali in Italia e nel mondo, oltre a edifici e sistemi espositivi per musei tra cui La Triennale di Milano, Palazzo delle Esposizioni a Roma, il Neues Museum a Berlino e le Gallerie d’Italia a Milano. Sue opere fanno parte delle collezioni del Centre Georges Pompidou di Parigi e di numerosi altri musei nel mondo. È Professore Ordinario alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano. Nel 2018 ha diretto la rivista “Domus”.
Ha inoltre fatto parte di alcuni tra i principali gruppi dell’architettura radicale tra cui Cavart, Alchimia e Memphis.
In questo incontro De Lucchi racconta la sua ultima ricerca: le Earth Stations – Many Hands, edifici progettati per essere costruiti dalle popolazioni di diverse parti del mondo utilizzando tecniche artigianali identitarie di una determinata cultura. Per De Lucchi, le Earth Stations – Many Hands sono oggetti architettonici fatti a mano capaci di “portare la sensibilità del saper fare artigiano che altrimenti rischia di perdere la sfida con la produzione industriale”.