ROMA – Dal Mibact, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha annunciato che la Capitale Italiana della Cultura 2017 è Pistoia. È stato premiato, come spiegato, “il progetto che per qualità e completezza sa interpretare pienamente le risorse esistenti, proiettandole in uno scenario anche internazionale di avanzato sviluppo del patrimonio culturale e della partecipazione associativa. Per queste ragioni la Commissione a maggioranza propone come Capitale italiana della cultura per il 2017 Pistoia”. L’annuncio della vittoria è stato accolto con un lungo e caloroso applauso.
Ad accogliere la nomina, Elena Becheri, assessore alla cultura del Comune di Pistoia, che ha definito questo riconoscimento “fondamentale”. Il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, come spiegato successivamente dall’assessore “era impegnato in consiglio comunale ed è anche diventato da poco papà“. L’Assessore ha dichiarato di non aspettarsi questa vittoria, aggiungendo che probabilmente “la Commissione ha saputo cogliere l’aspetto che la cultura è il lievito che fa crescere le politiche della nostra città”. Tra i punti del progetto presentato sottolineato dall’assessore ci sono “la riflessione sulla cultura urbana con la quarta edizione di “Leggere la città”, che continua a crescere. E il Museo della storia della medicina pistoiese presso l’ospedale del Ceppo, sul quale ingresso spicca il fregio dei Della Robbia appena restaurato”.
Becheri ha inoltre ricordato che sono già in corso una serie di iniziative programmate per la città di Pistoia, tra cui il Festival blues e una mostra su Marino Marini, inoltre il sistema bibliotecario della città risulta essere sempre molto attivo. Rispetto al fatto che la città di Pistoia possa essere considerata, in un certo senso, un “outsider” della Toscana, Becheri ha sottolineato, che pur essendo “un po’ nascosta rispetto agli itinerari tipici della regione”, “ha le potenzialità per diventare meta di un turismo colto e raffinato, dal 2012 inoltre l’attenzione per la cultura è decisamente cresciuta”.
Franceschini, parlando con i cronisti ha commentato: “mi pare una bella vittoria per Pistoia anche perché le favorite sembravano altre città. Ad ogni modo vorrei sottolineare che questa competizione sarà molto utile anche in futuro, perché spinge le città a progettare sul patrimonio e sulle attività culturali, a raccogliere risorse pubbliche e private”. Ora Pistoia “avrà un anno intero – ha detto ancora il ministro – per giocarsi sul piano interno e internazionale il titolo di Capitale italiana della cultura. Sabato scorso con Renzi siamo stati a Mantova, Capitale per il 2016, e sono certo che questo titolo diventerà sempre più importante e ambito. Parteciperanno sempre più città, grandi e piccole. Insomma – ha concluso Franceschini – bisogna capire, semmai ce ne fosse bisogno, che investire in cultura e turismo è una grande opportunità economica per la città ma anche per tutta l’Italia”.