POMPEI (NAPOLI) – Gli agenti della Dia di Napoli hanno fatto un blitz nei giorni scorsi, negli uffici della Soprintendenza di Pompei per acquisire atti relativi a una gara del “Progetto Grande Pompei” e in particolare gli appalti relativi al restauro della “Domus del Marinaio”. Motivo dei controlli da parte dell’antimafia, come riporta il quotidiano “Il Mattino”, sarebbe il continuo procrastinarsi della fine dei lavori, che stando alle notizie riportate, si sarebbero dovuti concludere a febbraio del 2015. La gara di appalto, del valore di un milione e mezzo di euro, era stata assegnata nel 2013 a un progetto che prevedeva un ribasso del 42,19%. Già nel 2013 la Dia aveva ispezionato cantiere, operai, tecnici impegnati nel restauro. Ora ancora una volta l’antimafia ha deciso di vederci chiaro, il sospetto sarebbe infatti quello di indebite pressioni anche di natura estorsiva sulla ditta che ha vinto l’appalto. Al momento non sono state rilasciate dichiarazioni da parte della Soprintendenza. Secondo i tecnici della soprintendenza e i supervisori i ritardi di circa un anno e mezzo sarebbero addebitabili ufficialmente alla mancanza delle analisi strutturali di tipo statico del progetto di restauro.
Intanto sabato 14, nel sito archeologico, sono attesi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini per l’inaugurazione della mostra “Igor Mitoraj a Pompei”.