NAPOLI – Gli Scavi di Pompei accolgono le opere d’arte contemporanea della collezione di doutdo 2019. Il tema a cui sono ispirate le opere rappresenta un’importante riflessione sulle azioni umane e la responsabilità di ciascuno di noi.
Doutdo è un progetto biennale avviato nel 2012 e promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli, con lo scopo di sostenere la Fondazione Hospice a Bologna: un “dare per dare” che si oppone, o quanto meno si discosta da un utilitaristico o egoistico “dare per ricevere”.
33 artisti di grande prestigio italiani e internazionali interpretano con le loro opere il tema dedicato alla responsabilità individuale, al fine di illustrare il potere che il singolo ha quando si mette in connessione con gli altri, generando una sensibilità collettiva responsabile nei confronti della propria comunità.
Il progetto, a cura di Andrea Viliani, Direttore del MADRE – Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, si inserisce dunque in un contesto unico come quello di Pompei, simbolo di distruzione e di rinascita, che acchiude in sé il concetto di cantiere in continua trasformazione, fra rovine e nuove scoperte, fra materia naturale e oggetti culturali antichi ma anche contemporanei che raccontano i valori e la storia di una comunità.
Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei e promotore della mostra “La morale dei singoli”, così commenta la scelta di ospitare l’importante evento: “Ritengo che Pompei sia un luogo di ogni tempo, entrato nell’immaginario collettivo non solo in quanto testimonianza unica di una civiltà del passato, ma anche in quanto esempio estremo della fragilità di noi esseri umani e della assoluta impossibilità di aver il controllo sulla natura o sul divino. Questa riflessione che non ha lasciato mai nessuno indifferente – archeologi, artisti, letterati, pittori – oggi continua a vivere e a trasmettere l’importanza del mantenere vivo il passato come monito per il presente. Doutdo, con le 36 opere di artisti italiani e internazionali mette insieme, appunto, la “morale” di singoli soggetti che esprimono un pensiero comune. Ovvero che l’azione di ciascuno di noi, messa in connessione con l’altro, ha un potere grande ed è capace di produrre cambiamenti. Ospitare la mostra a Pompei, grande cassa di risonanza di qualsiasi evento, nonché simbolo per eccellenza di un luogo dove la responsabilità di ciascuno contribuisce alla salvaguardia di questo patrimonio inestimabile, rappresenta un’opportunità verso la presa di coscienza delle nostre azioni e delle conseguenze sulla collettività.”
“Pompei è teatro del contemporaneo da sempre”. – Sottolinea Alfonsina Russo, fino ad oggi Direttore ad interim del Parco Archeologico di Pompei – “Questa città ha catturato l’immaginazione e lo spirito creativo di numerosi artisti e letterati nelle varie epoche fino ai giorni nostri, diventando spesso una tappa importante nel loro processo di formazione e maturazione. Iniziative come doutdo contribuiscono a stimolare la riflessione e il confronto tra passato e presente oltre che a declinare l’offerta culturale del sito archeologico verso nuove forme di arte, in una inevitabile contaminazione tra antico e contemporaneo”.
La progettazione dell’allestimento tecnico è stata affidata allo studio internazionale Mario Cucinella Architects. “Ho accettato con grande felicità l’invito di Alessandra Fini-Zarri nel dare un contributo a questo atto di generosità che vede coinvolti artisti importanti e tutta la struttura della Fondazione Seràgnoli – racconta l’architetto Mario Cucinella -. Pompei è un luogo di straordinaria importanza, unico, e rappresenta oggi più che mai un’enorme sfida sia per la conservazione che per la valorizzazione del patrimonio archeologico. Dar vita ad una mostra d’arte contemporanea è un messaggio di continuità con lo spirito dell’arte che ha attraversato imperturbato i secoli della nostra vita. La mostra nella sua pragmatica semplicità ha voluto valorizzare il ritmo che il curatore, Andrea Viliani, ha dato a questa sequenza di opere d’arte di grande bellezza, donate da grandi artisti. Un tocco di colore, quello del rosso pompeiano, che si fonde con il ritmo delle pareti bianche, dà origine ad un percorso lineare che si affaccia sul giardino della Palestra Grande. Due oasi accoglieranno i visitatori che potranno godersi una pausa ammirando le opere esposte”.
Questa edizione di doutdo riunisce in un’unica grande comunità soggetti diversi: dai mentori Alessandro Mendini (in memoriam) e Philip Rylands, al Comitato Artistico e Scientifico del progetto, dagli artisti alle imprese sino alle molte istituzioni che hanno sposato la filosofia della biennale.
Sono 33 gli artisti che hanno donato la propria opera con un importante atto di condivisione e i cui lavori saranno presenti in mostra: Meris Angioletti, Elisabetta Benassi, Eduardo Cardozo, Loris Cecchini, Fabrizio Cotognini, Cuoghi Corsello, Dado, Alberto Di Fabio, Roberto Fassone, Flavio Favelli, Giovanni Gastel, Mimmo Jodice, Julia Krahn, Andrew Leslie, Alessandro Mendini, Fulvia Mendini, Marzia Migliora, Nino Migliori, Maurizio Nannucci, Moataz Nasr, Katja Noppes, Giovanni Ozzola, Simone Pellegrini, Gianni Pettena, Thomas Ruff, Pietro Ruffo, Sissi, Alessandra Spranzi, Alberto Tadiello, Joe Tilson, Patrick Tuttofuoco, Carlo Valsecchi, Nanda Vigo.
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Vademecum
Mostra delle opere della biennale doutdo 2018-19
“La morale dei singoli”
Scavi di Pompei, Palestra Grande
15 giugno – 1° dicembre 2019
Inaugurazione 14 giugno 2019 – ore 18.00