NAPOLI – Sono stati 64 ad oggi gli interventi conclusi nell’area degli scavi di Pompei, dei 76 finanziati. Grazie agli interventi di messa in sicurezza e restauro sono stati restituiti negli ultimi due anni 30 edifici. Ma ora oltre alla manutenzione di alcune domus si sta provvedendo ad intraprendere altre azioni di rilancio. Tra queste l’estensione della copertura wi-fi dell’intera area e la realizzazione di tre chilometri “Pompei per tutti”, che consente la piena accessibilità ad una parte rilevante del sito. Il 2017, inoltre, ha visto un ampliamento dell’offerta di mostre di grande valore ed impatto scientifico. Nel frattempo i visitatori sono notevolmente aumentati, basti pensare che, nel solo primo semestre del 2017, la crescita di pubblico si è attestata su un 15% in più rispetto all’anno precedente.
Ma non è tutto. Infatti a partire da sabato 8 luglio, grazie al rinnovato impianto di illuminazione realizzato da Enel e nell’ambito della programmazione di “Campania by night. Archeologia sotto le stelle”, tornano i percorsi di suoni e luci nelll’area del Foro, cuore della vita politica, religiosa ed economica della città antica. Il nuovo percorso integrato è stato realizzato grazie all’intervento di relamping dell’impianto di illuminazione della parte archeologica che va da porta Marina alla Basilica, attraverso il quale sono stati sostituiti circa 430 corpi illuminanti di vecchia generazione con quelli nuovi a LED che permettono un risparmio energetico di circa il 60.
“Il nuovo impianto di illuminazione di Pompei – ha dichiarato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini – è un altro importante passo della rinascita di un sito archeologico unico al mondo, un percorso che in tre anni ha permesso di restituire al pubblico 30 domus, di dotare l’intera area archeologica di copertura Wi-Fi e di realizzare un itinerario di tre chilometri che consente la piena accessibilità a parte rilevante degli scavi. Grazie al suggestivo gioco di luci, le linee e le forme delle rovine risplendono ora di una rinnovata bellezza”.
“La rinascita di Pompei – ha sottolineato il ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti – è fondamentale anche per l’immagine internazionale del Paese. Ora dobbiamo farne un punto di riferimento per lo sviluppo di tutto il territorio, collegando Pompei con Ercolano, Stabia, Torre Annunziata. Questa è una delle zone più belle del mondo, bisogna valorizzarla”.
L’itinerario di visita emozionale parte dall’antica Porta Marina per proseguire oltre le Terme Suburbane. Poco fuori la cinta muraria e l’accesso dalla via del mare, si potranno udire le grida e le attività di artigiani e lavoratori provenienti dalle botteghe di via marina (la bottega del panettiere e il negozio di Furius), i rumori e le chiacchiere della padrona di casa nella Domus di Trittolemo, i suoni e le voci che accompagnano e raccontano i ludi (giochi) in onore di Apollo nel Santuario omonimo, e ancora il ritmo dei tamburi e delle musiche delle sacre cerimonie di culto per il supremo Giove, al Capitolium (o Tempio di Giove), la confusione del Mercato (il Macellum) e le attivita’ dei fulloni (i lavandai) presso l’Edificio di Eumachia. Il percorso si conclude alla Basilica, l’antico Palazzo di giustizia, dove le pareti dell’edificio si trasformano, grazie a una proiezione tridimensionale, in case e giardini pompeiani, pieni della vita e del colore che affreschi, piante e fiori regalavano alla vista e al godimento dei pompeiani.
Le visite si terranno ogni martedì e giovedì dall’8 luglio, con un’apertura straordinaria di sabato per il primo fine settimana, al 24 agosto a partire dalle 21:00 in 6 turni per gruppi di 50/60 persone secondo il seguente calendario: 8, 13, 18, 20, 25, 27 luglio; 1, 3, 8, 10, 17, 22, 24 agosto. Il costo della visita, che avrà una durata di un’ora e un quarto, è di 11 euro. La prenotazione è consigliata ai seguenti numeri: 800600601 (da linea fissa) e 08119737256 (da mobile e dall’estero). La visita prevede un accompagnamento didattico.Per ulteriori informazioni e documentazione consultare il sito del MiBACT all’indirizzo www.beniculturali.it/pompeidinotte.