PALERMO – Prende il via a Palermo la seconda edizione di BAM-Biennale Arcipelago Mediterraneo. Filo rosso di questo festival internazionale di teatro, musica e arti visive, è il tema dell’accoglienza e del dialogo.
Nel titolo ÜberMauer, parafrasando il nietzschiano Übermensch, c’è già l’invito all’unione e alla condivisione, a quella necessità di apertura verso l’altro, andare dunque oltre ogni muro – non a caso il mese di inizio della Biennale è stato scelto per ricordare la caduta del muro di Berlino avvenuta il 9 novembre del 1989.
“L’ÜberMauer” – spiega Andrea Cusumano – Direttore artistico, BAM – è da intendersi “come orizzonte simbolico di un nuovo umanesimo incentrato sui diritti della persona nell’era globale”.
“Palermo apre le braccia al Mediterraneo. Afferma Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo – L’arte ci ha dimostrato troppe volte di essere più avanti della politica, essa esprime libertà e promuove convivenza pacifica fra gli esseri umani, perchè tenta costantemente di coglierne la natura, tutti diversi perché esseri umani e tutti eguali perché esseri umani”.
La Biennale animerà e coinvolgerà tutte le realtà interculturali cittadine e non necessariamente solo spazi dedicati all’arte e alla cultura, con un core program a cura della Fondazione Merz, di European Alternatives al fianco dei quali si svilupperanno infatti eventi e sinergie con il territorio. Quest’anno la manifestazione si arricchisce inoltre della partecipazione di Transeuropa Festival, uno dei festival artistici e politici transnazionali più longevi d’Europa. Fondato nel 2007 a Londra, Transeuropa si svolge ogni due anni in una città europea diversa.
“Se l’Italia si è recentemente distinta per le sue pulsioni nazionaliste, – evidenzia Lorenzo Marsili, Fondatore di European Alternatives e curatore di Transeuropa festival – la città di Palermo racconta invece una storia di apertura e di sfida globale. Palermo è la città di chi salva vite in mare, il porto di Mediterranea e la capitale dell’accoglienza. È proprio da Palermo che può iniziare quella storia nuova di cui il nostro Paese ha oggi straordinario bisogno”.
La Fondazione Merz porterà in scena 18 artisti internazionali, italiani e del territorio che hanno elaborato progetti site-specific, costruiti ad hoc per la città di Palermo. Artisti come Alfredo Jaar, Shilpa Gupta, Shirin Neshat, Damián Ortega, Emily Jacir, Michal Rovner, Driant Zeneli, Patrizio Di Massimo, Claire Fontaine, Gili Lavy, Francesco Arena, Zena el Khalil Giuseppe Lana,
Beatrice Merz, Presidente Fondazione Merz e curatrice del programma Punte Brillanti di Lance, afferma: “Il progetto propone un percorso di analisi e testimonianza sulle possibili declinazioni del muro, elemento simbolico, politico, storico o psicologico. Un nucleo di artisti internazionali, affiancato dalle esperienze di artisti più giovani, offre così la possibilità di incontrare opere storiche o appositamente create per ÜberMauer, in luoghi che spaziano da antiche confraternite a monasteri e chiostri, da popolari piazze a nobili palazzi densi di storie o gloriosi teatri ormai chiusi da tempo”. “Ciascuno degli artisti – continua Merz – ragiona non a prescindere dalla divisioni ma proprio a partire da queste. L’assurdità del confine può e deve trasformarsi in quell’energia che permette all’atleta di superare, con un balzo, il toro della storia e la brutalità dell’oppressione”.
“Le Culture possono passare per molte vie e molti significati – aggiunge Adham Darawsha, Assessore alle CulturE del Comune di Palermo – sono certo che questa Biennale, nell’intensità della sua ragion d’essere, potrà dare voce e visibilità alle varie anime, tutte vere, di Palermo”.