MILANO – In occasione del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi e dei 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica pubblica, l’ADI Design Museum di Milano e la Fondazione Cirulli di Bologna presentano la mostra Radio Design: l’evoluzione estetica degli apparecchi radiofonici.
La radio, da semplice strumento di comunicazione, si è evoluta nel tempo diventando un vero e proprio oggetto di design, capace di riflettere i gusti e le tendenze di ogni epoca. Curata da Davide Vercelli e ospitata ADI Design Museum di Milano dal 5 al 27 settembre 2024, l’esposizione racconta la storia di questa evoluzione attraverso oltre 50 modelli.
Dalle valvole ai transistor: l’innovazione tecnologica e il design
Il percorso espositivo si snoda attraverso le diverse fasi della trasformazione della radio, dalle prime apparecchiature a valvole, ingombranti e funzionali, fino ai modelli più moderni, caratterizzati da linee essenziali e materiali innovativi. Un’attenzione particolare è dedicata all‘impatto dell’invenzione dei transistor, che ha permesso di miniaturizzare i dispositivi e di sperimentare nuove forme e materiali.
La radio specchio della società
La radio non è stata solo un oggetto tecnologico, ma anche simbolo di un’epoca e specchio della società. La mostra si sofferma in particolare su come il design della radio sia stato influenzato da eventi storici, movimenti culturali e tendenze estetiche. Dalla radio come strumento di propaganda durante la guerra, alla radio modernista degli anni ’50, fino alla radio portatile degli anni ’60, ogni modello è la testimonianza di un determinato contesto storico.
I grandi protagonisti del design radiofonico
Ampio spazio è dedicato all’epopea di importanti aziende come Braun, Ducati e Brionvega, così come a progettisti quali i fratelli Castiglioni, Zanuso e Sapper, Le Corbusier, Starck, Pantom e Loewy. Le loro creazioni, iconiche e innovative, hanno contribuito a definire l’estetica della radio e a renderla un oggetto desiderabile e collezionabile.
La mostra invita a riflettere su questo oggetto come simbolo di modernità, strumento di propaganda, mezzo di intrattenimento e, oggi, dispositivo multifunzionale.
Dopo Milano, l’esposizione sarà ospitata a Bologna dal 4 al 31 ottobre nei locali della Fondazione Cirulli. La Fondazione ha come obiettivo la narrazione e la valorizzazione della cultura visiva italiana del Novecento, dalla nascita della modernità fino agli anni del boom economico (1900 – 1970). La sede è un edificio dalla forte connotazione architettonica progettato nel 1960 dagli architetti Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Dino Gavina, luogo fortemente connesso alla storia del Design italiano.
ADI Design Museum (www.adidesignmuseum.org)
Fondazione Cirulli (www.fondazionecirulli.org).