ROMA – A partire dal 24 marzo 2020, la Domus Aurea (sala ottagona e ambienti limitrofi) ospita l’evento “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche”, a cura di Vincenzo Farinella con Stefano Borghini e Alessandro D’Alessio.
Si tratta di un progetto che, attraverso un allestimento interattivo e multimediale, curato dallo studio milanese di Interaction e Exhibit Design Dotdotdot, intende narrare l’eccezionale storia della riscoperta della pittura antica sepolta nelle “grotte” dell’originaria Domus Aurea di Nerone, raccontando la storia e l’arte di uno dei complessi architettonici più famosi al mondo, che ha segnato e influenzato, con la sua scoperta, l’iconografia del Rinascimento.
Il termine “grottesche” fu coniato probabilmente dagli stessi artisti rinascimentali per definire i diversi sistemi decorativi della pittura antica riscoperti nelle grotte romane. Sarà però Raffaello, nel secondo decennio del Cinquecento, insieme al fidato collaboratore Giovanni da Udine, a comprendere a fondo la logica di questi sistemi decorativi, riproponendoli organicamente, grazie anche alle sue profonde competenze antiquarie.
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