FABRIANO – “E’ con grande emozione che abbiamo appreso i risultati dello studio scientifico commissionato. Oltre a Michelangelo, accertato utilizzatore della carta Fabriano con il foglio usato per la lettera a Niccolò Della Buca, del 31 luglio 1514, conservata a Firenze presso l’Archivio Buonarroti, abbiamo potuto fornire con il nostro materiale, semplice, bello, forte, anche un artista straordinario come Raffaello”. – Così Chiara Medioli, Presidente della Fondazione Fedrigoni Fabriano e Vicepresidente del Gruppo Fedrigoni.
La ricerca condotta da Fondazione Fedrigoni Fabriano ha infatti dimostratouna corrispondenza tra le filigrane utilizzate dal maestro e quelle storiche fabrianesi contenute nel repertorio collezionato dal professor Augusto Zonghi nel 1884, e conservato dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano.
Lo studio testimonia inoltre come la carta di Fabriano avesse raggiunto un tale prestigio tra XV e XVI secolo da essere impiegata dagli artisti più amati alla corte di Papa Giulio II, Michelangelo e Raffaello soprattutto.
Tra i vari tipi di carta sottoposti ad analisi compaiono quelle con filigrane più note – ad ‘aquila’, ad ‘ancora’, ad ‘ancora sormontata da stella’ – che sia Raffaello che Michelangelo usarono durante il loro soggiorno romano, ma anche filigrane dalle icone più singolari: ‘cardo’, ‘scala’, ‘frecce decussate’, ‘trimonzio’. Tra i casi più interessanti, la carta con filigrana del tipo ‘t gotica’ o ‘Tau’ presente nel disegno de La Strage degli Innocenti (Museum of Fine Arts di Budapest – inv. 2195) che ha una sorella nella filigrana n. 1430 del repertorio di Zonghi e con questa ripropone il ‘Tau’, simbolo della Confraternita dell’Ordine dei Cavalieri del Tau che a Fabriano ispirò frequenti decorazioni artistico-architettoniche.
La ricerca su Raffaello apre le porte a un nuovo campo d’azione per gli studi filigranologici che, al servizio della Storia dell’Arte, possono condurre a un migliore orientamento critico sulle opere di un artista, al riconoscimento della sua produzione eterografa e autografa e alla definizione della cronologia interna dei fogli di studio.
In passato, le Cartiere Miliani Fabriano hanno celebrato più volte Raffaello Sanzio realizzando filigrane con la sua effigie e carte e album da disegno con il suo nome. Tra i 10.000 strumenti conservati da Fondazione Fedrigoni Fabriano nel Deposito dei Beni Storici Cartari ve ne sono diversi dedicati a Raffaello (punzoni, siliconi, lastre, forme, tele per macchina in tondo e dandy rolls), in particolare 15 forme per la produzione della carta a mano che ritraggono Raffaello e alcune delle sue opere più famose. Tra queste, una forma “gigante” di 85×115 cm che veniva lavorata da tre uomini contemporaneamente con l’antica tecnica della “girella”, realizzata nel 1983 per i 500 anni dalla nascita dell’artista. Un pezzo unico di inestimabile valore. Inoltre, dal 1947 al 1976 circa le Cartiere Miliani hanno prodotto a Pioraco con macchina piana un album con carta da disegno “Raffaello”, oggi noto come “Fabriano 2”.
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