Nota col nome di “La porta dell’Inferno”, doveva essere il capolavoro della vita di Auguste Rodin, purtroppo rimase invece incompiuta. Dal modello in gesso sono stati fusi otto originali, custoditi in vari musei sparsi per il mondo.
Questo lavoro ossessionò lo scultore per anni: un’opera monumentale che Rodin si ostinerà a nascondere fino alla fine dei suoi giorni, e che oggi pone un enigma straordinario. Di questo tratta il documentario “Rodin: divino inferno” che apre la puntata del programma di Rai Cultura “Art Night”, in onda venerdì 3 gennaio alle 21.15 su Rai5.
A seguire la seconda puntata della serie “Civilizations, l’arte nel tempo” che in nove episodi spazia tra 31 paesi, sei continenti e oltre 500 opere d’arte. Al centro dell’episodio, il potere dell’apparenza. In compagnia di alcuni tra i più importanti storici britannici – Simon Schama, Mary Beard e David Olusoga – questa serie esplora le forze che spingono da sempre l’uomo a creare. Attraverso la storia delle culture africane, asiatiche, americane ed europee assisteremo alla nascita e allo sviluppo della creatività umana, scopriremo come le civiltà di tutto il mondo si siano influenzate a vicenda e come, nell’arte, sono stati rappresentati la forma umana e il mondo naturale. Simon Schama ci porterà dalle pitture rupestri del Paleolitico all’atelier dell’artista contemporaneo Anselm Kiefer, David Olusoga ci illustrerà il rapporto tra le culture globali e il concetto di progresso, e Mary Beard ci dimostrerà come ci vediamo attraverso l’arte e ci spiegherà il rapporto tra arte e religione nell’era Classica, ma con esempi provenienti anche da Cina, India e Messico.