ROMA – La puntata del 26 febbraio 2021 di Art Night, su Rai 5, è dedicata ai “Musei del Futuro”: il MADRE di Napoli e il Mart di Rovereto. “Due luoghi diversi nell’architettura dei palazzi che li ospitano, nell’evoluzione delle collezioni, nel rapporto col territorio. E al tempo stesso accomunati dal fatto di essere centro di riferimento per l’arte contemporanea italiana”.
La trasmissione è introdotta dal giornalista Alessio Aversa e da Alberto Garlandini, Presidente ICOM International Council of Museums.
Ad aprire la puntata il documentario in prima visione “Madre” di Luigi Pingitore, una produzione No Spoon Film in collaborazione con Rai Cultura. Nel cuore storico di Napoli, i tre piani dell’ottocentesco Palazzo Donnaregina ospitano da quindici anni il Museo Madre: 7.200 metri quadrati di spazi espositivi, con installazioni site-specific, opere che compongono la collezione permanente e installazioni temporanee.
Raccontare il Madre significa raccontare quattro dimensioni intrinsecamente connesse. La prima riguarda il museo come dimensione architettonica, con i suoi corridoi, la terrazza panoramica, i tre piani collegati dalla scala, gli ambienti interni ed esterni. Poi il museo in quanto contenitore di opere d’arte: le collezioni site specific, le mostre non permanenti, le installazioni. Una terza dimensione riguarda le persone. Chi ci lavora, chi lo guida e chi lo visita. E, infine, c’è il contesto urbano nel quale il Madre è inserito, dal momento che il museo sorge a cavallo di due quartieri antichissimi ed estremamente popolari, come Forcella e il rione Sanità.
Il Mart di Rovereto sarà protagonista della seconda parte del programma con il documentario Life on Mart. Il paesaggio contemporaneo, di Katia Bernardi, produzione originale EiE film, realizzata in collaborazione con Rai Cultura e con il contributo di Trentino Film Commission.
Un’astronave aliena atterrata esattamente al centro della Valle dell’Adige, incorniciata dalle vette innevate del Trentino. Una cupola in vetro e acciaio concepita dall’archistar Mario Botta, costruita sulle stesse dimensioni di quella del Pantheon di Roma. Così si presenta ai visitatori la stupefacente struttura del Mart di Rovereto, tra i primi e più importanti musei di arte contemporanea italiani. Un museo che da astronave è diventato paesaggio contemporaneo.