ROMA – Il suo obiettivo è uno dei più noti nella storia della fotografia. A più di ottant’anni Gianni Berengo Gardin non finisce di stupire per la sua grande curiosità e per la vitalità delle sue passioni. Lo incontra Edoardo Albinati, “curioso tra i libri degli altri”, nella terza puntata di “Amabili Testi”.
“Sono stato un pessimo scolaro, ma un vero appassionato di lettura, direi un feticista dei libri…” così il grande fotografo descrive il suo rapporto con i libri e la lettura.
Giovanissimo e già insofferente al fascismo, Berengo Gardin sceglie subito la fotografia per raccontare la realtà che lo circonda e invece di consegnare la macchina fotografica va in giro a catturare immagini. Nasce così la sua straordinaria avventura per raccontare l’Italia e gli italiani, che lo vedrà anche in stretta collaborazione con alcuni scrittori del nostro Novecento: Parise, Volponi, Giudici, tra gli altri. L’architettura, il paesaggio, ma soprattutto la vita quotidiana, anche nei suoi risvolti estremi, hanno fatto di questo fotografo con la passione per i libri un grande del nostro tempo.
Edoardo Albinati entra con passo attento nella sua casa milanese, per frugare nella sua biblioteca e raccontare le sue passioni intellettuali.