Doveva essere il capolavoro della sua vita, una scultura colossale popolata da dannati, donne che aveva amato e una moltitudine di segreti. Il documentario “Rodin: divino inferno” va alla scoperta di una creazione misteriosa, una scultura incompiuta di Auguste Rodin, sul quale lo scultore lavorò per più di trent’anni fino alla morte.
L’artista non vide mai fondere la propria opera, oggi nota col nome di “La porta dell’Inferno”, ma dal modello in gesso sono stati fusi otto originali, custoditi in vari musei sparsi per il mondo. Questo lavoro ossessionò lo scultore per anni: un’opera monumentale che l’artista si ostinò a nascondere fino alla fine dei suoi giorni, e che oggi pone un enigma straordinario.