Che cosa accade ai grandi luoghi dell’antichità quando cessano le loro funzioni originarie? In cosa si trasformano i templi, gli anfiteatri, i conventi? E come può essere impiegato il patrimonio di pietra e di marmo ereditato dalle epoche precedenti?
Nella prima puntata si parla della seconda vita degli edifici romani, nella trasformazione di Roma da capitale pagana a città cristiana. L’immenso retaggio di marmi e laterizi, di colonne e di capitelli, di trabeazioni e di volte, che costituiva il panorama di Roma antica, è la creta che secoli di applicazione – e l’intervento di architetti e di artisti geniali, come Michelangelo e Raffaello – trasforma nella seconda Roma, quella cristiana, quella dei Papi. Templi, basiliche, terme, aule senatoriali, diventano così luoghi di culto cristiano, mentre le statue della Vergine prendono il posto di quelle di Venere. Diversi luoghi dell’Urbe: il complesso di templi vicini all’Isola Tiberina, ora assorbiti nella chiesa di San Nicola in Carcere; il tempio di Antonino Pio e Faustina Maggiore, nella mirabile cornice del Foro Romano, che nel Cinquecento diventa San Lorenzo in Miranda, la chiesa dei farmacisti; il Pantheon, santuario dinastico poi dedicato alla Vergine; Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, che nasce sotto Diocleziano come il secondo complesso termale per grandezza di Roma.