CITTA’ DI CASTELLO (PERUGIA) – Si è chiuso con numeri da record il 2016 per i Musei di Città di Castello dedicati ad Alberto Burri. Sono stati infatti quasi 29mila i biglietti staccati, nonostante la chiusura di nove mesi per lavori degli Ex Seccatoi del Tabacco, una delle due sedi museali.
Certamente la crescita delle presenze è anche conseguenza delle attività del “Centenario”. Evidente è infatti il balzo in avanti che c’è stato già dal 2014 al 2015. Nel 2014 le presenze sono andate poco oltre le 14mila, in linea di continuità con gli anni precedenti. Nel 2015 invece c’è stato un vero e propio salto con oltre 32mila visitatori, un incremento pari al 125,88%. Importo sfiorato anche nel 2016, anno su cui ha indubbiamente pesato la lunga chiusura di una delle due sedi museali.
Il Presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Bruno Corà, in conferenza stampa, ha spiegato: “Burri era considerato un grande artista, dagli esperti e dal pubblico dell’Arte, anche prima del Centenario. La novità è che ora il maestro – ha detto Corà – è percepito come grandissimo artista da un pubblico molto più vasto, dopo le numerose attività messe in campo nel corso del 2015 e del 2016: dalla legge istitutiva del Centenario all’emissione del francobollo, dalla mostra di New York al Guggenheim Museum alla mostra del Kunstsammlung Nordrhein Westfalen di Duesseldorf; dal completamento del Grande Cretto di Gibellina alla ricostruzione del Teatro Continuo di Milano; dalla mostra di Bruxelles al Parlamento Europeo fino ai tanti episodi espositivi di Sansepolcro, Bologna, Pistoia, Cosenza ed altri. Non meno densa e folta l’attività editoriale con la pubblicazione di decine di cataloghi e libri su Burri, una miriade di articoli su quotidiani, periodici di cultura e di informazione, fino all’impegnativo lavoro del Catalogo Generale in 6 volumi”.
Corà ha iricordato la mostra ‘Burri Lo spazio di materia / tra Europa e Usa’ con oltre 120 opere di artisti storici del XX secolo, di varie nazionalià, raccolte attorno ai capolavori di Burri. “Ora bisogna guardare al futuro – ha concluso Corà – il prossimo 12 marzo, data simbolo della nascita del Maestro inaugureremo il terzo museo della grafica che porterà ad oltre 500 le opere del patrimonio artistico e culturale immenso gestito dalla fondazione, sicuramente unico a livello mondiale riferito ad un unico artista ed a musei privati”.
La data simbolo del 12 marzo è stata richiamata anche dal sindaco Luciano Bacchetta che ha anche annunciato: “Ora insieme porteremo a termine la realizzazione di Piazza Burri che completerà un percorso di eccellenza di filiera urbanistica-artistica-culturale. Unita alle altre peculiarità della nostra Città ci consentirà a testa alta di progettare il futuro in termini di promozione e immagine come pochi altri in Italia, convinti di possedere con orgoglio un patrimonio inestimabile e straordinario sotto ogni profilo”.