CASERTA – A partire da questo mese di dicembre, la Reggia di Caserta riapre al pubblico le Tombe Sannitiche. Tre rampe di scale per ritrovarsi di fronte a un cunicolo che arriva direttamente al tratto di necropoli, con 7 tombe databili alla seconda metà del IV sec. a.C., scoperte nel 1990, durante i lavori di scavo per il secondo cortile.
L’area dove sorge attualmente la Reggia era, infatti, parte di un territorio di eccezionale rilevanza archeologica dominato dalla presenza di Capua, per gli antichi una delle più importanti città del Mediterraneo.
Quando furono scoperte le tombe, una delle sepolture era stata già violata e in parte distrutta dalle fondazioni della Reggia stessa. Un’altra tomba, quella di un bambino, fu ritrovata in corrispondenza della facciata dell’edificio verso il Parco. Le tombe, all’epoca del ritrovamento, restituirono scarsissimi resti ossei, anche a causa delle caratteristiche del terreno nel quale i corpi erano adagiati. Solo per uno degli scheletri è stato possibile ricostruire il volto, sia pure parzialmente.
E’ stato invece accertato che tre delle tombe fossero maschili per la presenza della cuspide di lancia in ferro, mentre per le altre risulta incerta la differenziazione, ad eccezione di una che si ritiene possa essere femminile per la presenza all’interno di due fibule di bronzo e un un anello a fascetta.
Nelle teche sono inoltre esposti vari oggetti del corredo funebre ritrovati nelle tombe a cassa di tufo, disposti ai piedi del defunto. Solitamente il corredo era composto dall’olla, il contenitore destinato probabilmente alle offerte per il morto, da un servizio da tavola a vernice nera composto da coppe, brocchette, piatti da pesce e da contenitori per profumi.
Sarà possibile visitare il “museo nel museo”, dietro prenotazione, il 12, il 15, il 19, il 22, il 26 e il 29 dicembre.