LONDRA – Continuano i “negoziati costruttivi” tra il British Museum e il Governo greco per la restituzione, dopo due secoli, dei Marmi del Partenone, denominati anche Marmi di Elgin.
La notizia relativa a un possibile accordo arriva proprio dal Museo britannico. “Diciamo pubblicamente che stiamo cercando attivamente un nuovo accordo con i nostri amici in Grecia – ha affermato un portavoce del Museo – e, nel momento in cui entriamo nel nuovo anno, proseguono i colloqui costruttivi”.
Sono 17 le sculture rimosse dal Partenone da Lord Elgin, allora ambasciatore britannico presso l’Impero Ottomano, ai primi dell’Ottocento. Le sculture passarono quindi al governo britannico che le trasferì a sua volta al British Museum.
In diverse occasioni il Premier greco Kyriakos Mitsotakis ha chiesto la restituzione dei Marmi. Atene ha, infatti, iniziato a rivendicarne la proprietà sin dai primi anni Ottanta del secolo scorso.
Una proposta di legge del deputato conservatore ed ex ministro della Cultura, Ed Vaizey, per facilitare le restituzioni di opere d’arte richieste da Paesi stranieri, è stata bocciata dal governo inglese. Tuttavia, secondo le leggi inglesi i Marmi del Partenone sono di fatto indipendenti dal governo. “Le sculture del Partenone del British Museum – precisa infatti il dipartimento per la Cultura – sono di proprietà dei fiduciari del Museo, che è indipendente a livello operativo dal governo. Le decisioni relative alla cura e alla gestione delle sue collezioni sono materia degli amministratori”.
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, il Presidente del British Museum, l’ex cancelliere dello scacchiere George Osborne, avrebbe mostrato una certa apertura nei confronti del governo greco, sottoscrivendo un accordo per uno “scambio culturale“, che coinvolgerebbe appunto anche i Marmi. Si tratterebbe però di un prestito a lungo termine ad Atene delle sculture del Partnenone, che rimarrebbero comunque di proprietà del British Museum, in cambio di altri manufatti greci da esporre a Londra. Non è al momento chiaro se effettivamente il governo greco sia favorevole a questa clausola, anche se secondo il Telegraph, “il trasferimento dei primi Marmi dal British Museum ad Atene potrebbe avvenire quanto prima”.