ROMA – Ennesimo atto vandalico a Roma ai danni di un monumento. La scorsa notte, infatti, è stata sfregiata la celebre statua dell’Elefante di piazza della Minerva, a Roma, opera disegnata da Gian Lorenzo Bernini ai primi del Seicento, a cui è stata staccata una parte della zanna. La parte divelta è stata ritrovata ai piedi del monumento. Immediato è stato l’intervento dei tecnici della Soprintendenza ai Beni Archeologici e Culturali del Campidoglio, che ora dovranno fare una stima del danno e soprattutto studiare una soluzione per riattaccare il frammento. È intervenuta sul posto anche la polizia di Roma Capitale e sono in corso le indagini per cercare di risalire ai responsabili di questo atto vandalico, anche tramite l’analisi delle immagini delle telecamere presenti nella zona. Non è certo la prima volta che monumenti di inestimabile valore e patrimonio storico e artistico del nostro Paese, subiscano danni in seguito ad atti vandalici ingiustificati.
Intanto un fascicolo d’indagine sarà aperto dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari sul danneggiamento dell’opera del Bernini. L’ipotesi di reato presa in considerazione è quella di danneggiamento di opera d’arte da parte di ignoti. Il fascicolo conterrà la relazione dei vigili urbani che sono intervenuti dopo la scoperta del danno per acquisire anche le immagini eventualmente raccolte dalle telecamere.
Val la pena ricordare alcuni episodi relativamente recenti, che hanno interessato alcuni monumenti negli ultimi anni.
Andando a ritroso nel tempo, il 30 settembre 2016 sono state danneggiate due statue nella basilica di Santa Prassede, nel centro di Roma. Lo stesso vandalo è stato ritenuto responsabile anche di danneggiamenti alle chiese di San Martino ai Monti, San Vitale e San Giovanni in piazza dell’Oro.
Il 7 febbraio del 2016 sono stati danneggiati alcuni gradoni del Palazzo della Civiltà italiana all’Eur.
Il 22 settembre 2015 una turista austriaca è stata fermata mentre, con un coltellino svizzero, tentava di incidere alcune iniziali su un pilastro del Colosseo.
Il 19 febbraio del 2015, oggetto di atti vandalici è stata la famosa Barcaccia di Piazza di Spagna, da alcuni tifosi olandesi dopo una partita di Europa League disputata a Roma. La stessa fontana nel 2007 era stata sfregiata con un cacciavite da alcuni ubriachi.
Il 13 agosto del 2104 uno dei pilastri del Colosseo stava per essere sfregiato da due turisti che con una moneta cercavano di incidere il loro nome.
Il 20 maggio del 2014 un turista incide un antico muro sulla terrazza Valadier che si affaccia sul Colosseo.
Il 17 marzo del 2014 uno studente canadese si appropria di un frammento di laterizio sempre del Colosseo.
L’11 gennaio 2014 è un ragazzino di 12 anni ad incidere il proprio nome sul sempre più vessato Colosseo.
Il 16 aprile del 2013 viene preso di mira un busto del Pincio lungo Viale Valadier.
L’8 aprile 2013 è la volta della statua della Dea Roma, a piazza del Popolo ad essere danneggiata.
Il 5 aprile del 2013 viene invece mozzato il calco di una copia della statua dell’Abate Luigi in piazza Vidoni.
Il 3 settembre 2011 una delle sculture della Fontana del Moro, a piazza Navona, subisce alcuni danni, il vandalo viene poi fermato dai carabinieri.
Ad agosto del 2010 viene danneggiata la Fontana dei Navigatori, in piazza del Porto di Ripetta a Roma.
Il 10 novembre del 2009 nei pressi della Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma, nel Parco Schuster, nell’area dedicata ai caduti nelle missioni di pace in Iraq e Afghanistan, alcuni vandali gettano della vernice rossa ad alta resistenza su due lapidi, su due steli del monumento ai caduti di Nassirya e sul marmo antistante l’opera.
Infine il 14 aprile del 2009 oggetto di atti vandalici è il basamento di una colonna del Pantheon.