Romanzo Italiano: il matrimonio negli scatti di Carlisi e Cito al MO.CA di Brescia

BRESCIA – Negli spazi del MO.CA Centro per le Nuove Culture di Brescia, fino al 19 gennaio 2025, la mostra Romanzo Italiano presenta 120 fotografie in bianco e nero firmate da Franco Carlisi e Francesco Cito. Il tema del matrimonio, interpretato attraverso due prospettive autoriali e originali, emerge come un racconto visivo che si allontana dagli stereotipi e dalle convenzioni della fotografia matrimoniale.

Franco Carlisi, Romanzo italiano - Il valzer di un giorno — Franco Carlisi, Romanzo italiano – Il valzer di un giorno

Un racconto per immagini: Carlisi e la Sicilia nascosta

Franco Carlisi, con una selezione dal progetto “Il Valzer di un giorno”, esplora le nozze in una Sicilia intima, dove il rito perde i tratti scenografici per rivelare emozioni autentiche e dettagli fugaci. Le sue immagini, intense e quasi teatrali, mostrano momenti sospesi, frammenti di vita colti nella loro essenza più profonda. «Fotografare un matrimonio – spiega Carlisi – significa entrare in punta di piedi in una dimensione che va oltre la cerimonia, dove ogni gesto nasconde un universo di significati. La Sicilia che racconto non è fatta di sfarzo, ma di anime».

Napoli e il matrimonio come teatro sociale: la visione di Francesco Cito

Francesco Cito, con il suo progetto “Matrimoni Napoletani”, trasforma il matrimonio in un racconto sociale. Le sue fotografie si concentrano sulla teatralità del rito nuziale a Napoli, catturando scene che vanno oltre la superficie, tra dinamiche familiari e partecipazione collettiva. «Il matrimonio a Napoli – racconta Cito – è molto più di un evento privato: è uno spettacolo corale, una rappresentazione in cui ogni partecipante ha un ruolo. Mi interessa quello che resta fuori dall’inquadratura ufficiale, ciò che accade dietro le quinte, lontano dalla perfezione».

Una mostra che intreccia immagini e musica

La mostra, curata da Giusy Tigano, è accompagnata dalla colonna sonora originale Evocazioni di Davide Ferro, che arricchisce l’esperienza visiva con una dimensione sonora in grado di amplificare il carattere narrativo delle immagini. Questo dialogo tra fotografia e musica sottolinea la complessità e la varietà culturale legate al matrimonio.

«Ho voluto creare un percorso che non fosse solo visivo, ma che potesse coinvolgere i sensi e le emozioni – spiega la curatrice Giusy Tigano –. La musica, insieme alle immagini, costruisce una narrazione che invita il visitatore a riflettere sulla complessità e la bellezza delle storie raccontate».