FERRARA – Dal 15 al 17 maggio 2024, Ferrara Expo accoglie la XXIX edizione del Salone Internazionale del Restauro, un evento di riferimento mondiale per il settore della conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
In un momento storico in cui la tutela del patrimonio assume un’importanza sempre maggiore, il Salone si propone come piattaforma d’incontro e confronto per professionisti, operatori, istituzioni e appassionati, offrendo un panorama completo sulle ultime tendenze, tecnologie e soluzioni innovative per la salvaguardia dei tesori artistici e architettonici.
«Ferrara è lieta di aprire le porte all’ormai tradizionale Salone Internazionale del Restauro a Ferrara Expo, appuntamento di assoluto rilievo in Italia e punto di riferimento a livello mondiale per la tutela e la conservazione dei beni culturali e ambientali. Si tratta di una vetrina importante che dà lustro alla nostra città, patrimonio Unesco, con una serie di iniziative e di approfondimenti volte a tracciare le basi per affrontare le nuove sfide del settore. Ringrazio tutti quelli che hanno reso possibile questa importante manifestazione», così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.
Un settore in evoluzione trainato da PNRR e Superbonus
Il settore del restauro vive un periodo di grande fermento, trainato da ingenti investimenti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dai bonus fiscali. Questi fondi rappresentano l’occasione riqualificare il patrimonio artistico e architettonico italiano, creando nuove opportunità di lavoro e sviluppo per le imprese del settore. Il Salone del Restauro si pone come catalizzatore di questa crescita, un palcoscenico ideale per presentare le migliori esperienze e competenze maturate nel campo del restauro e della conservazione.
Un’edizione all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità
Al centro della XXIX edizione del Salone ci saranno le ultime novità tecnologiche e metodologiche applicate al restauro, con un focus particolare sulla sostenibilità e sull’efficientamento energetico. Saranno presentate soluzioni innovative per il consolidamento di strutture e infrastrutture, per la diagnostica e la monitoraggio dei beni culturali, per la conservazione di materiali e opere d’arte, con un occhio di riguardo all’impatto ambientale degli interventi di restauro.
Visitando il Salone, i professionisti del settore avranno l’opportunità di scoprire un’ampia gamma di prodotti e servizi dedicati al restauro, dai materiali tradizionali alle tecnologie più avanzate, dalle attrezzature specifiche ai servizi di consulenza e formazione.
«Hub di riferimento a livello mondiale nell’ambito dei Beni Culturali e Ambientali, Restauro 2024 è luogo d’incontro e scambio di saperi e conoscenze che contribuiscono all’unisono alla tutela dell’inestimabile patrimonio storico-artistico mondiale, ma è anche terreno di unione, dove culture diverse, talvolta addirittura in conflitto, si stringono per abbracciare un obiettivo comune dato dalla valorizzazione e conservazione delle singole eredità culturali – dichiara Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo – Caratterizzato da una proposta espositiva unica e da un autorevole programma convegnistico e formativo, il Salone è vetrina dell’eccellenza italiana del restauro, un mestiere di altissimo prestigio, che affonda le sue radici nell’artigianalità di più nobile accezione. L’Italia, con il suo modello di valorizzazione dei beni culturali, è esempio virtuoso che attrae l’attenzione di numerosi Paesi nel mondo, desiderosi di potenziare questo aspetto. Il Salone del Restauro assume in questo contesto un ruolo di primo piano, qualificandosi come piattaforma autorevole in cui si tracciano le direzioni future del settore, motore per la crescita culturale, sociale ed economica».
Convegni, seminari e workshop
Il Salone del Restauro presenta anche un ricco programma di convegni, seminari e workshop per approfondire le tematiche più attuali e dibattute nel campo della conservazione e valorizzazione dei beni culturali. Esperti di fama internazionale si confronteranno su temi come la digitalizzazione dei beni culturali, il restauro in zone sismiche e a rischio idrogeologico, la conservazione di opere d’arte contemporanea, l’etica del restauro e la formazione dei professionisti del settore.
Ministero della Cultura: laboratori e convegni
Anche l’edizione 2024 del Salone Internazionale del Restauro gode del patrocinio del Ministero della Cultura, (MiC) che sarà presente con un’ampia area istituzionale dedicata. Lo spazio del Ministero, oltre a ospitare istituti, musei, segretariati e soprintendenze, sarà cuore pulsante di tre ricche giornate scandite da workshop, laboratori per centinaia di ragazzi e sessioni di approfondimento per potenziare saperi e conoscenze degli operatori del settore.
Focus sulla Restoration Week e sulla cooperazione internazionale
Un momento clou del Salone sarà la Restoration Week, un evento itinerante che promuove il restauro Made in Italy sui mercati globali. Quest’anno, la Restoration Week vedrà la partecipazione di 50 delegati internazionali provenienti da 16 Paesi, che avranno la possibilità di visitare cantieri di restauro in Italia e di incontrare i principali operatori del settore. Un’occasione preziosa per favorire la cooperazione internazionale e per promuovere l’eccellenza del restauro italiano nel mondo.
Il progetto Restituzioni
L’edizione 2024 del Salone ha in serbo anche l’incontro dedicato al progetto Restituzioni, nel quale, attraverso il racconto dei restauratori coinvolti, saranno presentati gli esiti di alcuni interventi realizzati nelle ultime edizioni del programma di restauri curato e gestito da oltre 30 anni da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il MIC e gli Enti ministeriali preposti alla salvaguardia delle opere del patrimonio nazionale.
L’ingresso in manifestazione è gratuito, previa registrazione obbligatoria sul sito www.salonedelrestauro.com.