Ha già raggiunto gli oltre 18 mila firmatari la petizione lanciata su change.org per scongiurare l’abbattimento della Turtle House, la casa “bella e fatata” di Bangkok dove visse per diversi anni il giornalista e scrittore Tiziano Terzani. La raccolta di firme, sul noto sito che offre a tutti la possibilità di lanciare petizioni on line, è a firma di Teresa Pisanò e fa appello non solo alla bellezza della casa, circondata da uno straordinario giardino tropicale, ma soprattutto all’idea che l’abitazione nel cuore della città “degli angeli” thailandese, rappresenti in qualche modo un pezzo di storia e cultura italiana che scomparirebbero per far posto all’ennesimo grattacielo di Bangkok.
«La mitica Turtle House sta per essere abbattuta – si legge nell’appello su Change.org – La casa di Bangkok dove visse il giornalista e scrittore italiano Tiziano Terzani e dove scrisse dei suoi viaggi in “Un indovino mi disse”, ha vita breve e presto scomparirà sotto le ruspe per far posto ad un anonimo palazzone di cemento. Insieme ad essa sparirà anche la prova tangibile di un passato favoloso, di un pezzo di storia e di cultura non solo italiana, ma anche thailandese. E così una delle case tradizionali più belle, come perfino il famoso magazine AD Architectural Digest la definì in un reportage del 1993, verrà distrutta. Un altro pezzo di storia che se ne va. Un altro simbolo di un’epoca e di un uomo “nostro”, italiano, che ha ispirato e continua a ispirare migliaia di persone con il suo messaggio di pace, di uguaglianza e di amore (in un momento storico, quello attuale, in cui abbiamo davvero bisogno di messaggi come questi), che verrà cancellato per sempre».
Secondo quando dichiarato nel testo della petizione, oltre alla scomparsa di una dimora così bella e rappresentativa, c’è anche il problema del giardiniere e custode della casa, che vi abita dai tempi di Terzani, che perderebbe casa e lavoro. «Anche il giardiniere e custode Kamsing, che visse con la famiglia Terzani e che vive ancora lì da 35 anni perderà tutto. Perderà la casa e il lavoro. Qualche settimana fa a Bangkok, in una delle terrazze che si affacciano sullo splendido giardino, mi raccontava di Terzani e con gli occhi lucidi mi chiedeva di aiutarlo e di fare qualcosa per impedirne l’abbattimento. Poco dopo la mia visita, pare che il bellissimo laghetto sia stato prosciugato e tutti i pesci e la tartaruga ultra centenaria portati allo zoo».
La proposta è quella di trasformare questo luogo simbolico in un museo, in un centro culturale italiano o in una scuola di lingua: in un luogo comunque capace di diffondere la cultura italiana nel sud est asiatico. «Salviamo Turtle House! Non permettiamo che questo “luogo dell’anima”, patrimonio di valore storico e culturale, venga abbattuto per dare posto a un “non-luogo” di lapidazione del passato. Proteggiamo Turtle House e aiutiamo Kamsing a restare nella sua casa, trasformandola in un museo, in un centro culturale italiano, in una scuola di lingue, in un luogo di condivisione e aggregazione che diffonda e unisca le nostre culture, conservando e difendendo la storia che è di tutti noi».
Le firme raccolte saranno consegnata all’Ambasciata d’Italia, al Consolato italiano e all’Istituto italiano di cultura, al Ministero dei Beni Culturali, Ufficio economico- commerciale, al Ministero Affari Esteri Società Dante Alighieri a Bangkok. Per chi fosse interessato ad aderire all’iniziativa: www.change.org