TEL AVIV – Il capo del Comitato presidenziale palestinese che sovrintende i lavori di recupero della Basilica della Natività a Betlemme, in Cisgiordania, ha annunciato nei giorni scorsi il ritrovamento di una nuova fonte battesimale. Si tratta di un reperto probabilmente bizantino di forma circolare, nascosto in un’altra fonte battesimale ottagonale, già nota, fatta di pietra simile a quelle delle colonne.
Gianmarco Piacenti, capo dell’omonima Ditta italiana che dirige i lavori di restauro della Chiesa, ha definito la fonte battesimale scoperta, un gioiello “splendido e di fattura squisita”. Si tratta dunque di un ritrovamento molto importante che aggiunge “un ulteriore tassello nella ricostruzione della storia della Basilica e della sua tradizione cristiana”.
Gli esperti dovranno ora stabilire una datazione più certa dell’oggetto, la cui bellezza indica anche la realizzazione per committenti importanti. Sarà lo storico medievista Michele Bacci, italiano dell’Università di Friburgo a datare con precisione la nuova fonte.
I lavori di restauro all’interno della Basilica sono iniziati nel 2013 per conto della Ditta Piacenti che si è aggiudicata la gara internazionale lo stesso anno.
La cerimonia per la fine dei lavori, prevista per il prossimo novembre 2019, è stata spostata nel maggio del 2020 – come spiegato da Ziad al-Bandak – “in modo da consentire alle tre Chiese che hanno in carico la Natività (la Greco Ortodossa, la cattolica Custodia di Terra Santa e quella Armena) di compiere il restauro della Grotta in accordo con lo Status quo, visto che questa è la fondazione e l’essenza della santità della Chiesa della Natività dove Gesù è nato”.