“…Tra le prime cose che si aprano, che sono state insensatamente chiuse, ci siano i musei, i musei e le mostre, e si faccia come con i supermercati, che sono così fondamentali per i beni primari”. Vittorio Sgarbi lancia un appello al Capo dello Stato e alle stituzioni perché vengano riaperti, al più presto, musei e mostre nell’ottica di un più immediato rilancio del settore culturale da considerare, al pari dei beni alimentari e sanitari, tra i beni primari per la popolazione.
Lo fa attraverso le pagine del Corriere della Sera con una lettera ( questo il testo dell’appello ) indirizzata al Presidente Mattarella, al Governo e a quelle istituzioni che operano nel settore dei beni culturali. “Rispettando il contingentamento che viene applicato per chi va nei supermercati, – dice Sgarbi – chiedo, e spero che tanti con me lo chiedano, che musei e mostre siano riaperti il prima possibile, già subito dopo Pasqua”.
Molte le adesioni: insieme a Vittorio Sgarbi, hanno già condiviso l’appello a investire nella cultura e riaprire mostre e musei, per ripartire rispettando le misure di sicurezza, anche Mario de Simoni, Tiziano Panconi, Luca Salsi, Alessandra Moretti (Regie d’autore), Giulio Prosser, Andrea di Consoli, Pietro Carriglio, Angelo Crespi, Armando Siri, Carlo Vulpio, Marco Gulinelli, Augusto Agosta Tota, Franco Maria Ricci, Laura Casalis, Emanuele Ricucci, Antonello Sette, Pupi Avati, Nicola Porro, Pietro Folena presidente di MetaMorfosi, Fabrizio Moretti, Eugenio Riccomini, Arturo Carlo Quintavalle, Eric Ghysels, Bernardo Tortorici, Silvio Merlino, Mauro Paparo Filomarino, Masolino D’Amico, Ernesto Ferrero.