ROMA – “Caro presidente, cara Giorgia, dopo aver a lungo meditato, in giornate dolorose e cariche di odio nei miei confronti da parte di un certo sistema politico mediatico, ho deciso di rassegnare in termini irrevocabili le mie dimissioni da Ministro della Cultura“. Inizia così la lettera del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano scritta alla premier Giorgia Meloni per rassegnare le dimissioni dopo lo scandalo legato ai suoi rapporti con Maria Rosaria Boccia.
“Sono consapevole di aver toccato un nervo sensibile e di essermi attirato molte inimicizie avendo scelto di rivedere il sistema dei contributi al cinema ricercando più efficienza e meno sprechi. Questo lavoro non può essere macchiato e soprattutto fermato da questioni di gossip“. Continua Sangiuliano: “È in gioco la mia onorabilità e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza, senza coinvolgere il governo“.
“Ringrazio sinceramente Gennaro Sangiuliano – scrive in una nota il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. – Ho preso atto delle dimissioni irrevocabili di Sangiuliano e ho proposto al Presidente della Repubblica di nominare Alessandro Giuli, attualmente Presidente della Fondazione MAXXI, nuovo Ministro della Cultura. Proseguirà l’azione di rilancio della cultura nazionale, consolidando quella discontinuità rispetto al passato che gli italiani ci hanno chiesto e che abbiamo avviato dal nostro insediamento ad oggi”.
Alessandro Giuli dal MAXXI al Ministero
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha accolto le dimissioni di Sangiuliano e alle ore 19.00 è previsto il giuramento al Quirinale di Alessandro Giuli che sarà il nuovo ministro della Cultura.
Giuli, nato a Roma il 27 settembre 1975, lascia il ruolo di presidente della Fondazione Maxxi di Roma, incarico ricevuto da Sangiuliano il 23 novembre 2022. Dopo alcuni anni di studi in Filosofia alla Sapienza di Roma, inizia la sua carriera come cronista per quotidiani locali, per poi passare al “Foglio“.
Nel 2004 diventa giornalista professionista e nel 2008 assume il ruolo di vicedirettore della stessa testata, diventando poi condirettore fino al 2017. Successivamente si dedica alla televisione, partecipando tra il 2019 e il 2020 come ospite fisso al programma “Patriae” condotto da Annalisa Bruchi su Rai 2, e nel 2020 affianca Francesca Fagnani in “Seconda linea“, sempre su Rai 2. Giuli è autore di diversi libri, tra cui “Il passo delle oche. L’identità irrisolta dei postfascisti” (Einaudi) e “Gramsci è vivo” (Rizzoli).