ANCONA – Sono stati 153 gli interventi di salvataggio e di recupero di beni culturali effettuati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale (Tpc) di Ancona, nel corso del 2016, tra libri, quadri, mobili e oggetti antichi, reperti archeologici e beni archivistici, per un valore stimato in 2.754.500 euro. A fare il punto della situazione sono stati il maggiore Carmelo Grasso, e il comandante provinciale di Ancona, il colonnello Stefano Caporossi. L’attività del Comando del Nucleo tutela di Ancona, nelle zone colpite dal sisma, è stata svolta in collaborazione con i nuclei di Napoli, Bologna, Monza e Venezia, e con i militari della Task Force Carabinieri “Unite4Heritage” (i Caschi blu della Cultura), in collaborazione coi tecnici del Mibact, i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione civile.
Sono state in totale 77.645 le opere tratte in salvo da chiese, conventi, musei, biblioteche e abitazioni delle zone delle Marche. Si tratta di 689 dipinti, 668 sculture, 1.929 beni ecclesiastici e 74.359 beni archivistici e librari. Durante la presentazione delle attività svolte è stata rimarcata l’importanza che questi beni culturali hanno per le comunità che li ospitano, un valore di tipo sia devozionale che identitario, da qui la necessità fondamentale di riportarli nel loro luogo di origine.