Il documentario è una nuova produzione Sky Arts Production Hub, centro d’eccellenza europeo per la realizzazione di programmi sull’Arte distribuiti a livello internazionale in tutti i Paesi in cui opera Sky. Attraverso testimonianze di esperti e studiosi di rango internazionale, il lungometraggio spiega l’importanza storica e culturale di questi monumenti e siti archeologici e perché, assieme a molti altri emblemi della nascita delle prime forme di civiltà tra Mediterraneo e Medio Oriente, siano stati distrutti dai fondamentalisti autoproclamatisi a capo del cosiddetto Stato Islamico (ISIS).
Da qui l’intervento della comunità internazionale per preservarne la memoria ha ben più di un valore simbolico. La “rinascita” del Toro di Nimrud, della Sala dell’Archivio di Stato di Ebla e del soffitto del Tempio di Bel a Palmira è stata resa possibile grazie all’originale lavoro svolto da tre aziende italiane – Ditta Nicola Salvioli, Arte Idea e Tryeco 2.0 – che utilizzano modelli e tecniche di costruzione digitale, stampanti 3D, utilizzo di materiali sofisticati.
Inoltre l’iniziativa non sarebbe stata possibile senza l’impegno congiunto dell’Associazione Incontro di Civiltà, guidata da Francesco Rutelli, e di un Comitato Scientifico presieduto dall’archeologo Paolo Matthiae, con il Patrocinio dell’UNESCO e con il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo.