NEW YORK – Quasi un record la vendita del minuscolo dipinto di Rembrandt “Abramo e gli angeli”, datato 1646.
L’opera, un olio su tavola (16 x 21 cm) raffigura una scena biblica, è infatti ispirato da un celebre brano del libro della Genesi, e raffigura il momento preciso in cui Dio, la principale fonte di luce nella scena, rivela ad Abramo che la sua anziana moglie Sara gli darà un figlio, Isacco, entro un anno.
Il dipinto era stato ritirato dall’incanto la scorsa settimana a New York. Sotheby’s, ha invece oggi comunicato la vendita a un nuovo acquirente che ha pagato una somma tra 20 e 30 milioni dollari, ovvero la stima d’asta, anche se la cifra esatta non è stata precisata.
“Abramo e gli angeli” fu venduta per la prima volta all’asta a Londra nel 1848 per 64 sterline e in seguito passò in mano a diversi collezionisti privati. L’ultimo proprietario del Rembrandt è il mecenate e filantropo Mark Fisher, che aveva acquistato il dipinto nel 2006 dal gallerista Otto Naumann.
Dei 136 dipinti biblici totali realizzati da Rembrandt, quello venduto da Sotheby’s a trattativa privata è uno dei soli cinque rimasti in mani private, con la grande maggioranza presenti in importanti collezioni museali. Tra questi dipinti biblici, solo 29 raffigurano scene dell’Antico Testamento, con il piccolo pannello che rappresenta uno degli unici due esempi in mano ai privati – l’altro è un ritratto del re Uzziah colpito dalla lebbra, custodito nella Devonshire Collection a Chatsworth House.