Per il 49esimo Earth Day, una mostra al Pincio dedicata ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030

[caption id="attachment_22484" align="alignnone" width=""]Maupal: 
La giovane Greta, positiva e illuminata, cerca di portare il pianeta a méta, ma tre energumeni, vestiti di nero (che ricordano i famosi campioni di rugby degli HallBlacks), cercano di placcarla malignamante.
I buoni propositi sono sempre ostacolati.[/caption]

L’esposizione “Street Earth 2030”, a cura di Giulia Morello e Stefano Aufieri, vede impegnati un gruppo di artisti per la realizzazione di 17 opere ispirate ai temi della sostenibilità sociale e ambientale. Il 22 aprile i pannelli faranno da sfondo al Concerto per la Terra 

Street art: al carcere di Rebibbia a Roma Moby Dick, Michelangelo e il Cristo tatuato della Pietà

[caption id="attachment_19520" align="alignnone" width=""]Lo street artist Moby Dick davanti al suo murale a Rebibbia[/caption]

Lo stret artist a disposizione del progetto che vuole trasformare le carceri da istituti di pena a istituti di cultura. E sul Cristo della Pietà michelangiolesca i tatuaggi dei carcerati diventano «un processo antropologico che riporta la memoria di ogni detenuto del carcere»

Pippa Bacca a Rebibbia: i detenuti la raccontano

[caption id="attachment_14929" align="alignnone" width=""]Rebibbia, la presentazione del libro [/caption]

Hanno letto il libro “Sono innamorata di Pippa Bacca chiedimi perché”, hanno scelto i brani che preferivano, li hanno letti in pubblico. Giornata speciale per i detenuti della casa penintenziaria romana che hanno accettato di confrontarsi con l’arte e la vita dell’artista uccisa del 2008

Pippa Bacca arriva al carcere di Rebibbia

[caption id="attachment_14905" align="alignnone" width=""]Pippa Bacca durante Spose in Viaggio fa l’autostop verso Sofia (Bulgaria), marzo 2008[/caption]

Un’artista fuori dal comune, un libro che racconta la sua vita e la sua morte, una scrittrice che vuole condividerlo con i detenuti del carcere romano. Un appuntamento insolito, lunedì 16 maggio, tra Giulia Morello e i carcerati dell’istituto penitenziato chiamati a raccontare cosa pensano dell’artista uccisa in Turchia nel 2008