ROMA – In un’epoca segnata da conflitti e tensioni globali, la street art si fa portavoce di un messaggio di pace. The (Street) Art of Peace, la nuova mostra ospitata dalla galleria Rosso20sette arte contemporanea, raccoglie le opere di dodici street artist internazionali che, attraverso il loro linguaggio visivo, trasformano un’idea astratta in immagini potenti e tangibili. Curata da Giorgio Silvestrelli, l’esposizione riflette sulla capacità dell’arte urbana di raccontare istanze sociali e di sensibilizzare il pubblico su temi urgenti e imprescindibili.
Un percorso tra le voci della street art mondiale
L’esposizione presenta una panoramica su alcuni dei nomi più rilevanti della street art, ognuno con una propria interpretazione del tema della pace. Tra gli artisti in mostra figurano Swoon, Ron English e Shepard Fairey, storiche firme della scena statunitense, accanto alla prima street artist afghana Shamsia Hassani, celebre per le sue potenti rappresentazioni delle donne afghane sui muri di Kabul.
Di forte impatto è la presenza di una piccola opera di Banksy, che affronta il dramma di Gaza, accanto alle bandiere di pace realizzate su legno dalla street artist sudafricana Faith 47. L’artista tedesca Hera of Herakut presenta una tela dal forte valore simbolico, mentre l’artista senza volto Laika espone un’opera recente, realizzata direttamente in strada. La collettiva include inoltre i lavori di Lula Goce, Dina Saadi, Dot Dot Dot e Balstroem, confermando un respiro internazionale e una varietà di linguaggi espressivi.

L’arte come manifesto di pace
Ogni opera in mostra è accompagnata da un testo scritto direttamente dagli artisti, offrendo così uno spunto di riflessione personale e una visione autentica del concetto di pace. Come spiega Giorgio Silvestrelli, il titolo della mostra è un chiaro riferimento a The Art of War (L’arte della guerra) di Sun Tzu, il celebre trattato di strategia militare del VI secolo a.C. Il ribaltamento del titolo sottolinea l’intento dell’esposizione: sostituire la guerra con la pace e dimostrare come l’arte possa farsi strumento di dialogo e consapevolezza collettiva.
«Nel mondo di oggi, a causa di quello che viviamo e vediamo, viene spontaneo desiderare la PACE. La collettiva The (Street) Art of Peace nasce con la chiara volontà di raccontare questo sentimento, questo sogno collettivo che tutti ci accomuna ma sempre così sfuggente» – afferma il curatore.
Un messaggio visivo potente e necessario
Alcune delle opere in mostra sono inedite e realizzate appositamente per questa esposizione, trasformando il concetto astratto di pace in immagine tangibile e immediata. L’intento di The (Street) Art of Peace è quello di regalare al pubblico non solo un momento di riflessione e tranquillità, ma anche di stimolo all’azione.
Vademecum
The(Street) Art of Peace
a cura e con un testo di Giorgio Silvestrelli
Artisti: Ron English (Usa), Shepard Fairey (Usa), Balstroem (Danimarca), Banksy (Uk), Dina Saadi (Siria), Dot Dot Dot (Norvegia), Faith XLVII (Sudafrica), Hera of Herakut (Germania), Laika (Italia), Lula Goce (Spagna), Shamsia Hassani (Afghanistan), Swoon (Usa)
Opening sabato 15 marzo 2025 ore 18.00
Fino al 24 aprile 2025
Orari: dal martedì al sabato 11-19.00
Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma
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