ROMA – Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818) è la mostra promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Angela Maria D’Amelio e Simonetta Tozzi, ospitata dal 23 marzo al Museo di Roma Palazzo Braschi.
Il pittore francese realizzò durante il suo soggiorno romano alcuni lavori che vennero poi da lui stesso selezionati al suo ritorno in Francia e organizzati in 12 sezioni corrispondenti ai mesi dell’anno, con un testo esplicativo di accompagno alle immagini. I lavori confluirono successivamente in un volume dal titolo Rome et dans ses environs, da François Le Villain ed edito da Firmin Didot prima nel 1823 e poi nel 1830.
La mostra, ospitata nelle sale al piano terra del Museo di Roma permette la visione, non solo delle litografie nel volume, ma anche di una selezione di disegni originali, acquisiti dal Museo nel 1963. Nel percorso espositivo le tavole che compongono il volume, sono seguite dai relativi studi preparatori, inoltre le vivaci e realistiche rappresentazioni di Thomas vengono affiancate anche da alcune opere di Bartolomeo Pinelli che invece rappresenta il popolo con fisionomie più idealizzate, derivate dall’iconografia classica.
Si parte da gennaio con la Benedizione del “Bambino” dell’Aracoeli il giorno dell’Epifania, per proseguire con i festeggiamenti carnevaleschi di febbraio, seguiti dalle scene che connotano il mese di marzo, mentre i temi devozionali sono al centro delle rappresentazioni di aprile. Maggio è sostanzialmente dedicato a una gita a Frascati, durante la quale Thomas ritrae, tra le altre cose, il monastero dei Camaldolesi e i festeggiamenti per la Madonna delle Scuole Pie.
Ma la cerimonia religiosa che più di ogni altra attira folle di fedeli e curiosi è quella della Processione del Corpus Domini che si svolge in giugno, con grande sfarzo, dall’interno della basilica di San Pietro.
Scene legate alla vita campestre (La battitura del grano e L’aratura) e un rifugio di Briganti rappresentano luglio mentre ad agosto si sta all’aria aperta per mangiare fette di cocomero e per assistere a divertenti e scenografici spettacoli come l’Allagamento di piazza Navona o i Fochetti e la Giostra dei tori ospitati nell’anfiteatro Corea. Tra cerimonie e preghiere, settembre è dedicato alla Vergine Addolorata, mentre ottobre è caratterizzato, più di ogni altro mese, da episodi di svago collettivo: la gioiosa comitiva che si reca nelle cantine di Testaccio; il Ritorno dalla vendemmia (occasione per esibirsi nella danza del Saltarello); la Canofiena, la tipica altalena costituita da una corda e un’ampia trave di legno, la sosta nelle osterie e, infine, la gita fuoriporta. Dopo i divertimenti arrivano le penitenze di novembre che hanno inizio con gli Ottavari dei defunti, per continuare con la visita al Cimitero di borgo Santo Spirito. Infine, per dicembre vengono scelti pifferai, zampognari e la messa del 25 in Santa Maria dell’Aracoeli. L’anno e il volume si concludono con due litografie raffiguranti il cosiddetto Colpo di bacchetta e la Befana, raffigurata in piedi su uno sgabello, accanto a tavoli pieni di giocattoli e dolci, e circondata da bambini in attesa di ricevere qualche piccolo dono.
Insomma l’opera di Thomas costituisce un affresco vivace della città dei primi decenni dell’Ottocento, uno straordinario spaccato sociale all’epoca del pontificato di Pio VII, realizzato con la maniera di buon pittore fedele alla realtà nella ripresa degli ambienti e dei costumi.
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Vademecum
Antoine Jean-Baptiste Thomas e il popolo di Roma (1817-1818)
Museo di Roma – Palazzo Braschi
Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10
23 marzo – 11 settembre 2016
Dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19 (la biglietteria chiude alle 18)
Giorni di chiusura lunedì, 1 maggio
Biglietti: 11 euro intero, 9 euro ridotto;
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Info mostra Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Zètema Progetto Cultura
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it